Sospesa l’offensiva italiana
“Va bene così, per ora può bastare”. Il Generale Cadorna valuta inutile insistere, si accontenta dei risultati ottenuti e il 28 maggio stoppa l’offensiva italiana, ordinando di rinforzare le posizioni conquistate. Definire inconcludente la decima battaglia dell’Isonzo è esagerato, forse inopportuno, eppure non è neanche una vittoria: il Monte Santo non è caduto, il massiccio dell’Hermada è ancora lì, in piena efficienza. L’esercito italiano è avanzato verso l’altopiano della Bainsizza e sulla linea del Vallone, ma non abbastanza; Trieste è ancora molto più lontana di quanto sperato, tra i 15 e i 20 chilometri. Davanti c’è sempre un’altra altura, un’altra grotta. Il bilancio: circa 76.000 le perdite austro-ungariche, più o meno 112.000 quelle italiane.
Cambiamo scenario e dal fronte traslochiamo a Parigi. A sorpresa i socialisti francesi votano di partecipare alla conferenza di Stoccolma, hanno ascoltato chi è tornato da Pietrogrado e hanno cambiato idea. Mediazione complessa: la corrente di maggioranza non voleva saperne di condividere lo stesso tetto con gli austro-tedeschi, ma “in nome della rivoluzione russa” fanno un passo indietro.
Si andrà a Stoccolma e si metteranno i delegati degli Imperi centrali con le spalle al muro: o accettate le nostre condizioni o sarete considerati nemici del socialismo. È vero, sarà probabilmente una discussione inutile, ma se fai parte di un partito a vocazione internazionalista devi almeno provarci.
La decisione è destinata a scatenare polemiche, molti in Francia la vedono come un segno di debolezza. Il più acido non è neanche la destra, è Hervé, sulla carta un socialista; sì, ma di vedute spiccatamente mussoliniane.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Secondo una nota ufficiale da Londra gli anticipi fatti dagli Stati Uniti agli Alleati ammontano a più di tre miliardi.
- Ribot, Cambon, Painlevé e il Generale Foch raggiungono un accordo con il Gabinetto di Guerra a Londra.
- I socialisti francesi decidono di partecipare alla conferenza di Stoccolma.
- Balfour viene ben ricevuto all’università di Toronto.
Fronte occidentale
- Respinto l’attacco tedesco vicino Hurtebise.
Fronte italiano
- Nel settore di Plava gli italiani spingono gli austro-ungarici alla fine della valle di Globno. Reclamati circa 24.000 prigionieri nell’ultima nottata.
- Cannoni italiani a meno di 20 km. da Trieste.
Fronte meridionale
- Albania: bande irregolari albanesi, assoldate dall’Italia, attaccano truppe irregolari asburgiche lungo il fiume Osumit (25 km. a sud-est di Berat) e occupano quattro villaggi, respingendo il contrattacco di truppe regolari nemiche.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 731 - 28 MAGGIO 1917 - ORE 18:00
Sulla fronte Giulia l’attività delle nostre truppe, pur turbata da forti temporali, fu ieri intensa a completare con nuove occupazioni e a rafforzare le posizioni conquistate nei giorni innanzi.
Sul Carso, dopo efficace preparazione delle artiglierie, le nostre truppe strapparono al nemico altri forti trinceramenti a est e a sud-est di Jamiano; passato il Timavo, occuparono l’abitato di S. Giovanni a nord-est di Duino. S’impadronirono di nove mortai da 149 di modello recentissimo e in ottimo stato di servizio.
Nella zona di Gorizia, già nella notte sul 27 erano stati respinti due successivi violenti attacchi nemici contro le nostre posizioni nel settore di Vodice e sulle alture ad est della città.
Nella passata notte l’avversario bombardò con grande violenza le posizioni di Quota 126 a sud di Grazigna; indi lanciò all’attacco forti nuclei di fanteria che riuscirono a irrompere in parte della nostra linea. Un nostro immediato contrattacco li sloggiò nettamente, prendendo 156 prigionieri, dei quali 3 ufficiali.
Velivoli nemici lanciarono bombe su località del Basso Isonzo, facendo qualche vittima. Altra incursione aerea su Chiusaforte (Valle di Fella) non ci produsse danni di sorta.
Generale CADORNA