Soviet: “No” a Berlino
Buone notizie per l’Intesa, ancora migliori perché arrivano da Pietrogrado: il 9 giugno il Comitato dei delegati di operai e soldati rifiuta la proposta di armistizio tedesca, di fatto una pace separata.
La Russia c’è “e lotta insieme a noi”. Si fa per dire.
Ma i rapporti con l'Intesa restano complessi. La pessima stampa sui media Alleati, sempre più ostili al Soviet, non sono il miglior modo di rasserenare gli animi, anzi, danno una grossa mano alla propaganda austro-tedesca e a quella pacifista bolscevica. Bisognerebbe sempre valutare le conseguenze di ogni parola.
Attaccati da Londra, Parigi, Roma e Washington, i giornali dell’estrema sinistra russa rispondono contestando le politiche Alleate; i sentimenti del popolo russo iniziano a scollarsi dall’Intesa.
Crisi chiama crisi, oltre a quelle alimentare e industriale, tra l’altro sono previsti peggioramenti, si aggiunge il collasso finanziario. I contadini imboscano i prodotti della terra, commerciano col baratto e, di conseguenza, non pagano più tasse; inoltre il prestito di guerra va maluccio, diciamo pure deserto, o quasi.
Le casse dello Stato sono vuote. La gente ha fame, passa ore estenuanti in coda per un tozzo di pane e magari non riesce neanche a ottenerlo. La rabbia e la disperazione crescono, i disordini aumentano.
In Italia si riunisce il Consiglio dei Ministri, ma ci sono tre assenze pesanti: Comandini, Bissolati e Bonomi disertano; l’improvviso annuncio del protettorato albanese non gli è andato giù. C’è aria di crisi, di rimpasto di Governo, ci sono dimissioni da scongiurare e rapporti da ricucire. Inutile sottolineare quanto la censura sforbici ogni articolo di giornale “non allineato”.
L’Italia resta molto presente nei Balcani. Dopo quello albanese arriva un altro annuncio: l’occupazione di Giannina, nell’Epiro greco. L’operazione vuole colpire le bande di irregolari. E ce ne sono molte nella regione.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Soviet rifiuta la proposta tedesca per un armistizio illimitato.
- Il Governo spagnolo, presieduto da Garcia Prieto, si dimette.
- La Repubblica di San Domingo rompe le relazioni diplomatiche con la Germania.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 743 - 09 GIUGNO 1917 - ORE 18:00
Nella zona di Gorizia la notte sull' 8 l'avversario tentò di attaccare le nostre posizioni sul Vodice e quelle tra Sober e Vertoiba, a sud di Monte San Marco, dopo d' averlo intensamente bombardato. Venne prontamente respinto con perdite e lasciò nelle nostre mani qualche prigioniero. Un' intensa azione di fuoco iniziata nel pomeriggio di ieri contro le nostre posizioni tra Salcano e le alture di Tivoli, venne energicamente soffocata dalle nostre artiglierie.
Anche sul Carso si ebbero vivaci azioni di artiglieria. Sulla rimanente fronte l'attività si mantenne normale.
Nel pomeriggio dell'8 un velivolo nemico in ricognizione sulle nostre posizioni dell' alta Val Furva (Valtellina) fu abbattuto sulla Vedretta di Cedec dai tiri delle nostre mitragliatrici.
Generale CADORNA