24 Luglio, 1917

Torna la pena di morte in Russia

La Duma non è ancora stata sciolta, ma resta soltanto un soprammobile alla deriva, galleggia in un limbo. E se il Soviet facesse davvero un passo indietro allora Kerenskij assomiglierebbe molto a un nuovo Zar, solo con un nome più democratico. Era tutto quello che avevano combattuto, contro cui si erano ribellati. “Ma le circostanze lo richiedono”. O almeno questo si ripete Pietrogrado.
È la strada giusta, o meglio, una buona soluzione? No. E ci sarà una guerra civile a dimostrarlo. C’erano alternative? Sicuro. Avrebbero funzionato? Questa è una domanda da mago Otelma, non lo sapremo mai con certezza.
La svolta autoritaria russa è suggellata il 24 luglio dal ripristino della pena di morte per i militari, abolirla era stato uno dei principali vanti della rivoluzione.

Oltre ai dissidenti interni c’è una guerra da combattere e al fronte le cose vanno sempre peggio. Stanislau e Nadvirna passano in mani austro-tedesche; i tentativi di contrattacco russi sono violenti, ma vani, sono sporadici, limitati e soprattutto estemporanei. Il grosso delle armate rivoluzionarie “saluta” la sponda occidentale del Seret e prosegue la ritirata.

 Un barlume di speranza in più lo concede il fronte rumeno: Berlino è stata colta di sorpresa.
In Francia i tedeschi perdono manciate di terreno a nord dell’Aisne e cercano di rispondere all’inaudita artiglieria britannica da Lens al mare.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo russo ripristina la pena di morte nell’esercito al fronte e nella flotta.
  • In occasione della festa dell’Indipendenza belga, il Re di Grecia telegrafa a Re Alberto del Belgio, facendo voti per il trionfo della causa della giustizia e del diritto e per la riparazione del nobile Belgio.
  • Londra: annunciato il trasferimento del controllo del sistema di reclutamento dal War Office al Governo locale.
  • Passa la mozione del servizio militare canadese.

Fronte occidentale

  • Fiandre: sul fronte britannico, da Lens al mare, si sviluppa una formidabile battaglia delle opposte artiglierie.
  • I francesi contrattaccano e riprendono il terreno perso a nord dell’Aisne.

Fronte orientale

  • Galizia: Stanislau (Ivano-Frankivs'k) ripresa dalle truppe austro-tedesche.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 787 - 24  LUGLIO 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri il nemico spiegò maggiore attività sulla fronte Tridentina: suoi nuclei molestarono nostri lavoratori presso Tierno (Mori): tentarono di avvolgere un nostro posto avanzato presso Val Posina: si avvicinarono alle nostre posizioni in Val Zanca, (torrente Vanoi): in Val San Pellegrino e in regione Oberbacher. Le sue artiglierie batterono con maggior frequenza in vari tratti delle nostre posizioni della Valtellina e delle Valli Camonica e Giudicaria. Ovunque i nostri posti di fanteria respinsero nettamente l' avversario e le nostre batterie controbatterono validamente quelle nemiche. In Val Rimbianco (sinistra Rienz) riuscimmo a sorprendere col tiro delle nostre mitragliatrici un reparto avversario, fugandolo e infliggendogli perdite sensibili che poterono poscia essere accertate. Sulla fronte carnica l' azione delle artiglierie venne specialmente rivolta a contrastare l' attività lavorativa avversaria: disperdemmo nuclei nemici al giogo Veranis (Degano) ed in Valle Seebach.

Sulla fronte Giulia si ebbe qualche scontro di pattuglie ad est di Gorizia e la lotta delle artiglierie fu più violenta del consueto nella zona del Mrzli, del Vodil e nei pressi di Castagnevizza. Due nostre squadriglie da bombardamento, scartate da apparecchi da caccia eseguirono un' incursione con lancio di bombe sui baraccamenti militari e gli impianti ferroviari nemici a San Daniele del Carso. Ad onta del violento fuoco antiareo, l' operazione potè compiersi efficacemente. Tutti i velivoli fecero ritorno ai propri campi.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori