23 Agosto, 1917

Insurrezione torinese

Se rappresenti un Partito rivoluzionario e nella tua città scoppia un’insurrezione a tua insaputa, non ci fai una bella figura. Torino è entrata nelle due giornate più nere, saranno quarantotto ore di fuoco. Il 23 agosto lo sciopero generale sfocia in aperta insurrezione pacifista. Le barricate isolano i quartieri in mano agli operai, le donne e i ragazzi affiancano gli uomini. Si spara e si muore per le strade. Le forze dell’ordine presenti in città non ce la fanno, servono i rinforzi dell’esercito per reprimere i moti. Viene subito incolpato il Partito socialista, ma in realtà i socialisti sono i più sorpresi di tutti e non hanno idea di come gestire la cosa. È stata una combustione spontanea, solo in un secondo momento alcuni dirigenti locali si sono accodati, provando a mettere il cappello sull’insurrezione.
I giornali tacciono. Qualcosa forse l’avrebbe scritto La Stampa, ma a pagina 3 del quotidiano torinese spopolano le “colonne bianche”, cicatrici evidenti della mannaia censoria.


Sul Carso il Massiccio dell’Hermada resiste. Ne abbiamo raggiunto le pendici, ma da lì non ci schiodiamo. Più a nord, con il calare della notte, l’esercito asburgico è però costretto a ripiegare a ridosso dell’altopiano della Bainsizza, sulla linea Mesnia-Cal-Madoni-Zagorie.
Sul fronte occidentale i britannici ampliano di un soffio le conquiste degli ultimi giorni, sia verso Lens, sia nella regione di Ypres, dove si combatte per poche fattorie in rovina. A Verdun la reazione tedesca è affidata soprattutto all’artiglieria.

Una novità arriva da Pietrogrado: non c’è modo di convocare l’Assemblea Costituente tra fine settembre e l’inizio di ottobre, tutto slitta di due mesi; elezioni il 25 novembre, inizio dei lavori a dicembre. La rivoluzione leninista arriverà prima.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Insurrezione a Torino.
  • Il Governo provvisorio russo decide di aggiornare le elezioni dell'Assemblea costituente al 25 novembre prossimo e di fissare l'apertura per l’1 dicembre.

Fronte occidentale

  • La linea britannica avanza leggermente a sud-ovest di Lens e nord-est di Langemarck.

Fronte italiano

  • La battaglia s'intensifica sul fronte giulio: nuove posizioni vengono conquistate dagli italiani; grosse squadre d'aviatori battono le retrovie asburgiche.

Fronte meridionale

  • Continua vivissima la lotta in Moldavia, particolarmente nei settori di Ocna e Focșani. Gli austro-tedeschi avanzano molto lentamente per l'accanita resistenza dei russo-romeni.

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 817 – 23 AGOSTO 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri, quarta della battaglia sulla fronte Giulia, abbiamo fatto ancora sensibili progressi all’ala nord della linea e conseguiti nuovi successi a quella sud.
Il nemico reagisce fortemente alla nostra pressione e moltiplica i suoi ritorni offensivi. Le nostre truppe respingono dalle posizioni conquistate i suoi contrattacchi e proseguono arditamente al raggiungimento dei loro obbiettivi.
Sul Carso la brigata Pallanza (249° e 250°) si è coperta di gloria dopo avere strappato al nemico una forte posizione a sud-est del Dosso Faiti, la mantenne con eroica tenacia, attraverso 3 giorni di asprissima lotta.
L’arme dell’aria ha anche ieri cooperato al successo: i nostri velivoli e le nostre aeronavi hanno fulminato il nemico, rovesciando su di esso oltre 12 tonnellate di proiettili.
I prigionieri ammontano a circa 350 ufficiali e a più di 16.000 uomini di truppa.
Sulle fronti Tridentina e Carnica si sono ripetute piccole azioni locali di limitata importanza.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori