Intesa avanti adagio
Torino ha perso il controllo. In strada la situazione si aggrava, la pressione della folla inferocita è troppa e le tensioni portano dritte alla proclamazione dello stato d’assedio. Ma il peggio deve ancora arrivare.
Al fronte italiani e austro-ungarici si sfidano senza tregua, durissima la lotta sul Carso. Manteniamo l’iniziativa e incassiamo qualche altro progresso, ma a carissimo prezzo. L’esagerato entusiasmo dei giornali è dovuto al numero di prigionieri annunciati: 10.000 al 22 agosto.
Sono allettanti anche i numeri riportati dai francesi a Verdun: si parla di oltre 7.000 tedeschi catturati in tre giorni e di posizioni consolidate. A Ypres i britannici tentano un nuovo strappo e in parte gli va bene, tanto da spingere i bollettini berlinesi ad ammettere «rotture locali del fronte».
Sì, ma sono 500 metri su una minima porzione della linea; a questo ritmo il “mordi e resta” non soddisferebbe neanche un languorino. Il guaio delle azioni su piccola scala è la modestia dei risultati, quasi un fallimento rispetto alle aspettative generali. C’è però il rovescio della medaglia: questa strategia neutralizza l’efficacia dei contrattacchi tedeschi, impedendogli di svilupparsi in profondità.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Annunciato l’aggravarsi della situazione finlandese.
- Il War Office britannico riferisce la recente sconfitta turca nell’Hejaz.
Fronte occidentale
- Nuovi progressi francesi nel settore di Verdun. I prigionieri a partire dal 20 luglio ammontano a 7.640, i cannoni presi sono 24, più 200 mitragliatrici.
- Duri scontri sul fronte di Ypres; la linea britannica avanza di 500 metri su un fronte di 1 chilometro e mezzo.
- I britannici avanzano di 800 metri su un fronte di 4 km. verso Lens.
- Raid aereo tedesco a Dover, Ramsgate e Margate: 12 morti e 25 feriti.
Fronte orientale
- A Ragaciems (Golfo di Riga) i russi si ritirano dagli 8 ai 13 km. verso una linea più corta.
Fronte italiano
- Le truppe italiane, con la cooperazione di forze aeree e navali, progrediscono e respingono i contrattacchi austro-ungarici.
- Duri scontri nella regione del Carso. Gli italiani fanno progressi sia sull’ala destra, sia sulla sinistra.
Fronte meridionale
- Situazione invariata sul fronte rumeno, dove gli scontri continuano.
Operazioni navali
- Zeppelin distrutto dalle forze navali al largo dello Jutland.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 816 – 22 AGOSTO 1917 - ORE 18:00
La battaglia continua aspra e senza posa. A nord di Gorizia le operazioni si svolgono regolarmente vincendo resistenze nemiche e difficoltà di terreno. A sud la lotta si è ieri più specialmente localizzata sul Carso.
Lungo l’intera linea di battaglia le nostre truppe hanno conseguito nuovi successi, superando difficoltà che danno ad ogni palmo di terreno espugnato il valore di una fortezza conquistata.
Padroni del cielo della battaglia i nostri velivoli hanno bombardato truppe e baraccamenti nella valle di Chiapovano e lungo le falde orientali dell’Hermada, infliggendo perdite al nemico e provocando numerosi incendi nelle sue retrovie.
Il numero dei prigionieri validi catturati è salito a 311 ufficiali e ad oltre 13.000 uomini di truppa. Sono stati presi finora una trentina di cannoni, quasi tutti di medio calibro. Il rimanente bottino è assai rilevante ed in continuo aumento.
Sulle fronti Tridentina e Carnica durante la giornata il nemico ha ieri ripetuto piccoli tentativi di attacco ovunque respinti. In Val di Ledro una puntata di maggiore entità, dopo vivace lotta, finì in un completo insuccesso per l’avversari che, fugato, lasciò in nostre mani prigionieri e materiale.
Generale CADORNA