2 Settembre, 1917

Tedeschi aggressivi

La Germania non sembra così stremata. L’esercito tedesco continua a espandere l’offensiva in Lettonia: la Dvina, non un ruscello, è attraversata in più punti con sorprendente facilità, anche perché i russi un po’ sono presi dal panico, un po’ non si dannano l’anima. La presa al collo su Riga, la quarta città della Russia, è sempre più stretta: una mano da sud-ovest, lungo la strada da Mitau; l’altra mano da sud-est, oltre la Dvina. Per l’attacco la Germania ha aspettato il momento di massima confusione a Pietrogrado.
Dalle parti dell’Intesa non arrivano buone notizie neanche per la Romania. Gli austro-tedeschi vanno piano, ma sempre avanti, sempre più vicini ai granai della regione. Nonostante l’ostentato ottimismo è vivo il dubbio che i russo-rumeni non siano in grado di opporre una difesa credibile.
Il 2 settembre va meglio sul fronte occidentale, dove britannici e francesi respingono i contrattacchi nemici a Havrincourt e Hurtebise; la perdita temporanea di qualche avamposto non è nulla di grave.
Nel settore carsico gli italiani ampliano le posizioni del vallone di Brestovizza, ma l’offensiva si è ormai spenta, localizzata in segmenti ben precisi del fronte.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Blackpool: al Congresso delle Trades Union viene parzialmente deciso il programma di Stoccolma, ma con una opposizione molto forte.

Fronte occidentale

  • I tedeschi attaccano senza successo gli avamposti britannici verso Havrincourt.
  • A Hurtebise (Aisne) vengono respinti quattro tentativi tedeschi di recuperare le posizioni perse.
  • Aviatori della marina britannica bombardano il porto di Bruges.
  • Raid aereo a Dover: un morto e sei feriti.

Fronte orientale

  • Alcuni contingenti russi cadono a ovest di Riga; i tedeschi attraversano il fiume Dvina 29 km. a sud della città. Combattimenti sulla strada da Mitau (oggi Jelgava, a sud-ovest di Riga).
  • In Volinia i tedeschi sviluppano un attacco in direzione di Vladimir-Volynskiy.

Fronte italiano

  • Gli italiani ampliano le loro occupazioni nel vallone di Brestovizza (Carso), catturando numerosi prigionieri, mitragliatrici, lanciabombe e molti fucili.

  • Le truppe alpine nell’alta valle dello Zebrù (Stelvio) rioccupano un posto avanzato oltre i 3.500 metri (perso ad agosto) e ne catturano tutto il presidio.

Fronte d’oltremare

  • Africa orientale: Le operazioni britanniche e belghe spingono i distaccamenti tedeschi dal fiume Ruaha a Mahenge.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 827– 2 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00

Sulla fronte Giulia, nella girnata di ieri lotta poco intensa. Contrattacchi nemici venero respinti sull’orlo meridionale dell’altipiano di Bainsizza, sulle pendici nord del Monte San Gabriele, e a nord-ovest di Tivoli (est di Gorizia).
Nostri aerei hanno efficacmente bombardato il rovescio delle posizioni nemiche di monte San Gabriele.
A Gabrije (est di monte San Gabriele) piccoli calibri nemici hanno ripetutamente battuta e colpita una sezione di sanità causando qualche perdita.
Nel Vallone di Brestovizza (Carso) furono ampliate le occupazioni fatte ei giorni 30 e 31 agosto, con cattura di prigionieri ed ingente bottino di guerra.
Finora furono sgombrati: 1400 fucili, 9 mitragliatrici, 3 lanciabombe e grande quantità di munizioni e materiale.
Nel cielo di Belluno, in combattimento aereo, venne abbattuto un velivolo nemico.

Nell’alta val Zebrù (regione Stelvio) arditi riparti di alpini con brillante azione svoltasi al di sopra dei 3500 metri, hanno rioccupato il posto avanzato dovuto sgombrare all’alba del 27 agosto, facendo priioniero al completo il riparto avversario che lo presidiava.
Macedonia - In azione combinata con altri contingenti dell'esercito alleato d'Oriente le nostre truppe, dopo breve preparazione di fuoco, irrompevano sulla vetta di quota 1050 (nell'ansa della Cerna) riportandone prigionieri parecchie diecine di soldati tedeschi.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori