22 Novembre, 1917

Stabile incertezza

«Le truppe britanniche non ebbero un solo uomo fuori combattimento». I giornali pubblicano i primi “romanzi” sulla battaglia di Cambrai. Il corrispondente del Temps dice di essere rimasto sul campo di battaglia dalle 9:00 alle 14:00, improbabile, i cronisti le prime linee le vedevano solo sulla carta, ma soprattutto giura di non aver visto neanche un ferito. Strano all’appello sono mancati in almeno 4.000, meno di altre volte, ma non pochissimi. Affermazioni come queste, bugie, senza mezzi termini, offendono il buonsenso. E non solo. La peggior propaganda disfattista è quella involontaria, quella imbarazzante ed esagerata dei fogli interventisti. Più di qualsiasi volantino pacifista.
Il 22 novembre a Cambrai piove, i britannici hanno finito di avanzare e si difendono dai contrattacchi: Fontaine-Notre-Dame viene riconquistata dai tedeschi.
Trama incerta anche sul fronte italiano: dall’altopiano di Asiago al Grappa è un susseguirsi di botta e risposta, le postazioni cambiano di mano in continuazione, mantenendo abbastanza stabile il quadro generale.


Berlino si rende conto dell’inesorabile calo nell’efficacia sottomarina ed estende le zone di guerra. Coinvolte le Azzorre, l’unico canale rimasto aperto nel Mediterraneo e, ovvio, le coste anglo-francesi e nord-europee. L’Olanda avrebbe voglia di strozzare qualcuno.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • La Germania annuncia l’estensione della “Zona bloccata” per le spedizioni. Indignazione olandese.
  • Lenin autorizza le truppe al fronte a negoziare la pace col nemico.
  • Il Commissario russo Trockij invia ai rappresentanti diplomatici degli Alleati una nota, comunicando ufficialmente la formazione del nuovo Governo l’8 novembre, per iniziativa del Congresso generale dei Soviet.
  • La Dieta finlandese delibera di esercitare essa stessa il potere prima riservato allo Zar.
  • La missione statunitense del Colonnello House lascia Londra per Parigi.

Fronte occidentale

  • I britannici consolidano il fronte, eccetto a Fontaine-Notre-Dame, ripresa dai tedeschi.
  • I tedeschi falliscono un contrattacco a Juvincourt.

Fronte italiano

  • Continuano i combattimenti sulle montagne. Un violento attacco austro-tedesco sull’altopiano d'Asiago, preceduto da largo uso di gas lacrimogeni, è arrestato dagli Italiani. Si combatte per tutta la giornata con alterna vicenda tra il Brenta e il Piave.

  • Gli austro-tedeschi non fanno progressi sul basso Piave.

Fronte meridionale

  • Gli austro-ungarici attaccano in Albania la linea italiana fra i fiumi Osumit e Voiussa.
  • Un comunicato francese dalla Macedonia annuncia che si sono riprese le ostilità nella regione del lago Dojran, sulla sinistra del Vardar e nella regione montuosa da Gevgeli a Monastir.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Le truppe britanniche catturano la postazione turca di Jabir a 22 km. da Aden (Yemen).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 949 - 22 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri l’avversario sferrò parecchi attacchi tra Brenta e Piave. Venne sanguinosamente respinto alla baionetta allo sbarramento di S. Marino dove lasciò nelle nostre mani prigionieri e mitragliatrici, e al Monte Pertica dove inutilmente attaccò per ben tre volte. Fu nettamente arrestato dal fuoco d’artiglieria al Monfenera; raggiunse alcuni elementi staccati dalla nostra linea avanzata sul Monte Fontana Secca.
Nelle prime ore della notte scorsa, sull’altipiano di Asiago, masse nemiche attaccarono violentemente le nostre posizioni di Casera Meletta Davanti; ma le nostre truppe con eroica resistenza e pronto contrattacco le ricacciarono nelle posizioni di partenza.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori