1 Dicembre, 1917

Parigi o Londra, chi guida?

Era stato destituito dal Governo bolscevico, ma Duchonin si era rifiutato di lasciare il Comando, aprendo la conta e le speculazioni sul suo reale seguito nell’esercito russo. Le risposte arrivano il primo dicembre: Lenin intima la resa e questa volta il Generale e tutto lo staff dell’Alto Comando di Mogilev si arrendono. Intanto i giornali pubblicano l’ammonimento di Trockij«I rappresentanti delle potenze Alleate hanno inviato un documento ufficiale all’ex Generalissimo Duchonin, destituito. E si sono permessi di invitarlo a seguire una politica diametralmente opposta a quella del Consiglio dei commissari. Tale situazione è intollerabile. Ogni ulteriore passo di questa natura provocherà le più penose complicazioni».

Di Russia si parla a Parigi, alla conferenza interalleata, ma anche a Versailles, dove si riunisce per la prima volta il Consiglio supremo di guerra Alleato, il nuovo organo consultivo permanente.

Volendo coordinare strategie politiche e militari, sono presenti tutti i big: i Premier Clemenceau, Lloyd George e Orlando; il Generali Foch per la Francia, Robertson e Wilson per l’Inghilterra, Cadorna per l’Italia, Bliss per gli Stati Uniti, più il Colonnello House, consigliere del Wilson Presidente. Sul tavolo c’è soprattutto la proposta di unificare il Comando, idea molto in voga in alcune correnti politiche, molto meno in ambienti militari. La domanda cruciale nessuno la pone, ma salta subito all’occhio: Come far accettare un Comandante supremo francese agli inglesi?

Nel settore di Cambrai i tedeschi portano avanti la controffensiva e continuano a mettere in seria difficoltà i britannici, costretti ad abbandonare il saliente di Masnières. Mentre le linee ripiegano, a una quarantina di chilometri a sud-ovest si analizza il successo in apertura. Qui ad Albert è arrivato un americano per studiare tattiche e risultati. È strano, ha le sue manie, ma la sua sarà una delle menti militari più brillanti del XX secolo. George Patton rimane affascinato, sconvolto, dalle potenzialità dei carri armati, forse vede già oltre i presenti sviluppi. Se ne innamora.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Versailles: inaugurato il permanente Consiglio Supremo di guerra interalleato.
  • Lenin chiede la resa del Generale Duchonin, ex Comandante in capo; lo Staff Generale russo si arrende a Mogilev (oggi Mahilëŭ).
  • Prestito della vittoria canadese: sottoscritti più di 70 milioni di sterline.

Fronte occidentale

  • Pesante attacco tedesco nella foresta di Bourlon, reclamati 4.000 prigionieri e 60 cannoni.
  • Sud-ovest di Cambrai: i britannici si ritirano dal saliente di Masnières.
  • Verdun: violento attacco tedesco a nord della foresta di Fosses.

Fronte orientale

  • Cessazione parziale delle ostilità russo-tedesche (sulle linee che vanno dalla riva meridionale del Pripyat al sud della Lypa).

Fronte italiano

  • Non si notano che movimenti di truppe austro-tedesche, reciproche azioni d'artiglieria e qualche colpo di mano senza importanza.

 Fronte asiatico ed egiziano

  • Battaglia di El Burj, una fase della battaglia di Gerusalemme.

Fronte d’oltremare

  • Le ultime truppe tedesche sono respinte dall’Africa orientale tedesca; von Lettow-Vorbeck ripiega oltre il fiume Rovuma (confine portoghese).

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 958 - 01 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri non si addivenne a combattimenti di fanteria.
Il fuoco di artiglieria è continuato con notevole intensità su tutta la fronte. Quello nemico fu specialmente violento dal monte Sisemol al monte Castelgomberto.
Sull' Altipiano di Asiago le nostre batterie dispersero qua e là ammassamenti di truppe e colpirono efficacemente movimenti nemici segnalati tra Piave e Piave Vecchio.
I nostri aviatori esplicarono intensa attività: vennero bombardati accampamenti avversari nella depressione di Arten ed abbattuti in duello aereo tre apparecchi nemici; un pallone frenato fu incendiato ed un altro obbligato ad abbassarsi.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori