6 Dicembre, 1917

Spazzati via, è un attimo

Dimenticate Messines e le mine britanniche. Il poco ambito scettro di “esplosione più potente prima dell’era atomica” ha un nuovo padrone. E purtroppo non è teatro di guerra.
Halifax è dall’altra parte del mondo, è il principale centro canadese sulla costa atlantica e gravita attorno al suo porto, il più importante della regione. Qui arrivano la maggior parte delle merci, da qui partono gli approvvigionamenti e i soldati diretti in Europa.
La mattina del 6 dicembre la nave francese Mont Blanc manovra per lasciare il porto. Ha imbarcato il pieno di benzina e poco meno di 3.000 tonnellate di esplosivi. Sì, tremila tonnellate. Il canale è angusto, forse troppo per l’intenso traffico del momento. Dall’altro lato procede la norvegese Imo, non sarebbe dovuta neanche essere lì, ma c’è stato un ritardo. Destino. Le due navi si scontrano, la benzina prende fuoco, la Mont Blanc alla deriva si schianta nel porto. Poi il botto, irreale per l’epoca, e l’onda d’urto. Mostruoso. Il quartiere Richmond viene polverizzato, non ne resta nulla; il resto della città si salva con danni.

L’esplosione viene udita ben oltre i 300 chilometri, mentre i frammenti della Mont Blanc ricadono a quasi 6 chilometri dal porto. Circa 2.000 le vittime, si stimano almeno 9.000 feriti e forse il triplo di senzatetto. Gli ospedali traboccano, non ce la fanno a curare tutti. Immediati i soccorsi, quelli da Boston arriveranno il giorno dopo. Da quel momento le due città sono legatissime.

Dal Nord America al Nord Europa. Dopo l’autonomia, la Finlandia fa il grande passo e proclama l’indipendenza. È sempre il vento dell’est a portare la notizia di giornata: senza scelta e costretta dagli eventi, anche la Romania avvia i negoziati per l’armistizio con le Potenze centrali; le ostilità al fronte sono sospese. I britannici non vogliono crederci, abbozzano una comica smentita, ma è l’apoteosi del ridicolo, lo zenit del grottesco. Non ci vuole un genio a capire che, senza la Russia, la guerra rumena è finita.

Dando per assodata la pochezza dello sciapo fronte macedone, Vienna può concentrarsi sull’Italia. Il secondo giorno di offensiva austro-tedesca porta all’occupazione del Monte Sisemol. Gli italiani arretrano, ma con puntuali azioni di retroguardia fanno pagare a caro prezzo ogni passo avanti.
Sui giornali è pubblicato un discorso del Conte Czernin alle delegazioni ungheresi. Il Ministro degli esteri asburgico, ringalluzzito dal momento, se la suona e se la canta. Il suo riepilogo parte da lontano, dalle origini del conflitto. Ma è un riepilogo un attimino inquinato da partigianeria; attendibilità scarsa.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Parte di Halifax (Nova Scotia) distrutta dall’esplosione di una nave da trasporto piena di esplosivi e munizioni.
  • La Finlandia dichiara l’indipendenza.
  • La Romania è obbligata a sospendere le ostilità a seguito delle azioni russe.
  • Pubblicato il recente discorso del Ministro degli esteri austro-ungarico, conte Czernin, alla delegazione ungherese a Vienna.
  • Il Re d'Italia firma un decreto per l'emissione del quinto prestito nazionale, inconvertibile sino al 1931.
  • L'Ufficio speciale d’investigazione a Roma ordina l’arresto degli ex-deputati BrunicardiBuonanno e Dini, implicati con Cavallini nell'affaire Bolo Pascià.
  • Alla Camera dei Comuni inglese, il Sottosegretario di Stato agli esteri, Lord Cecil, nega l’esistenza di accordi per appoggiare l’Italia contro la Santa Sede in caso di azione diplomatica pacifista del Papa. Annunciata la nazionalizzazione delle ferrovie negli Stati Uniti.

  • L'ufficio del commercio di guerra degli Stati Uniti annuncia che tutte le spedizioni verso la Norvegia, la Svezia e la Danimarca sono sospese. Disordini a Lisbona.

Fronte occidentale

  • Londra e le contee a sud-est vengono bombardate da 25 aeroplani (due vengono abbattuti): 8 morti, 28 feriti.

Fronte italiano

  • Gli austro-ungarici catturano Monte Sisemol; fallito l’attacco in Val Frenzela.

Operazioni navali

  • Silurato l’U.S destroyer “Jacob Jones”; 37 sopravvissuti.
  • La divisione navale degli Stati Uniti, sotto il Rear-Admiral Rodman, si unisce alla flotta inglese a Scapa Flow.

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 963 - 06 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00

Sull' Altipiano di Asiago, all' alba di ieri la battaglia si riaccese violenta. Profittando dei vantaggi conseguiti il giorno precedente fra il monte Tondarecar e il monte Badenecche, il nemico spinse a fondo l' azione per far cadere da tergo il formidabile bastione monte Castelgomberto ‒ Meletta di Gallio che aveva dovuto rinunciare ad attaccare frontalmente. Si è combattuto accanitamente l' intera giornata dalle pendici sud di monte Castelgomberto al costone di Foza. Al poderoso sforzo avversario, esercitato con schiacciante preponderanza numerica nella direzione per noi più svantaggiosa, le truppe che difendevano il caposaldo delle Melette, opposero ostinata resistenza in numerosi contrattacchi, cedendo il terreno palmo a palmo soltanto quando, guernita dai nostri la retrostante linea di difesa venne dato l' ordine di ripiegarvi. Sul monte Fior e monte Castelgomberto, alcuni riparti di alpini, rimasti isolati, hanno preferito alla eventualità dell' incerto ripiegamento, il glorioso sacrificio di un' eroica difesa ad oltranza.
Un forte tentativo nemico di superare il nostro sbarramento di Fondo Val Brenta, venne sanguinosamente respinto.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori