24 Dicembre, 1917

Nervi tesi Pietrogrado-Kiev

L’Ucraina non è bolscevica, ma neanche controrivoluzionaria. I cosacchi sono forti nella regione del Don, ma non hanno il controllo, né le simpatie, di tutto il Paese. Oltre alle divergenze politiche c’è qualcosa di molto più terra terra ad alimentare gli attriti tra Kiev e Pietrogrado: il grano. L’Ucraina è il granaio russo, dettaglio non indifferente in piena carestia. Sottomettersi al nuovo regime bolscevico significherebbe dover condividere i viveri, ma siccome neanche l’Ucraina è il giardino dell’Eden e il rublo vale quasi meno della carta per stamparlo, Kiev eviterebbe volentieri di aggravare la sua condizione, rinunciando all’unica sua certezza.
Prendete la Finlandia, anche lei sta portando avanti la sua battaglia per abbandonare la Russia, eppure non è nell’occhio del ciclone. Il 24 dicembre Helsinki muove un altro passo e chiede alla Svezia e alle “Potenze libere del mondo” di riconoscerla Stato indipendente.


Siamo alla vigilia di Natale, il quarto di guerra. Non poteva mancare la voce del Papa. Benedetto XV torna a difendere la sua nota per la pace e non nasconde l’amarezza: «Dalle più autorevoli tribune erano state annunciate alcune principali basi di accordo, atte a sviluppare una comune intesa. Noi le avevamo semplicemente raccolte, invitando i capi degli Stati belligeranti a studiarle. Ma ci siamo visti non degnati di ascolto e protagonisti di sospetti e calunnie. […] L’empietà delle pubbliche cose, l’ateismo eretto a sistema di pretesa civiltà, hanno piombato il mondo in un mare di sangue».
Tutto molto bello, la pace, lo status quo, però in Vaticano si continua a gongolare per la presa di Gerusalemme e la sua restituzione alla cristianità. Coerenza.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Le comunicazioni telegrafiche fra Pietrogrado e il sud-ovest vengono interrotte dalle autorità ucraine.
  • In una allocuzione ai Cardinali, il Papa deplora che le Potenze non abbiano accolto il suo invito alla pace e si rallegra della liberazione di Gerusalemme e dei luoghi santi.
  • La Finlandia chiede alla Svezia e alle “Potenze libere del mondo” di essere riconosciuta Stato indipendente.
  • Il Re Alberto del Belgio manda al Papa la risposta alla nota del 1° agosto. Rileva la mancata adesione degli Imperi centrali alle riparazioni per il Belgio, indicate dal Papa come fondamento per una “pace giusta”; si ripete pronto, con gli Alleati, a una pace veramente sincera, che rappresenti la restaurazione della giustizia nel mondo.

Fronte occidentale

  • Idrovolanti inglesi bombardano i porti di Bruges e altri aerodromi.
  • Mannheim (Reno) bombardata pesantemente dagli aviatori inglesi.

 Fronte italiano

  • Pesante nevicata sul fronte italiano.
  • Gli italiani riguadagnano molto del terreno perso vicino al Brenta.
  • Gli austro-tedeschi reclamano 9.000 prigionieri negli ultimi due giorni.

Fronte meridionale

  • Raid francesi in Albania.
  • Le truppe tedesche, che non sono state inviate a ovest o in Italia, vengono ammassate a sud dei fronti rumeni.

Operazioni navali

  • Affonda la HMS Grive silurata l'8 dicembre

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 981 - 24 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00

Dopo accurata ed intensa preparazione d' artiglieria cominciata la sera del 22, il nemico nella mattinata di ieri ha attaccato a fondo il settore orientale dell' Altipiano di Asiago, concentrando più specialmente l' azione sul tratto Buso ‒ Monte di Val Bella.In corrispondenza di quest' ultima località l' avversario riuscì a superare le nostre difese sconvolte dall' artiglieria; ma la sua irruzione dovè arrestarsi contro le posizioni retrostanti, dalle quali le nostre truppe hanno iniziato poderosi contrattacchi, che sono in corso con esito soddisfacente.Nella scorsa notte, sul Piave Vecchio, a sud di Gradenigo, riparti del 17° reggimento bersaglieri completando con riuscito attacco di sorpresa l' azione valorosamente condotta nei giorni precedenti, ricacciarono sulla sinistra del fiume forti nuclei che, riusciti a passare sulla destra tentavano disperatamente di mantenervisi.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori