26 Dicembre, 1917

Battaglia Aerea

L’aperta e accogliente campagna veneta resta un miraggio per la fanteria austro-tedesca. Ora come ora Vienna e Berlino possono superare le difese italiane in un solo modo: sorvolandole. Il 26 dicembre venticinque aerei tedeschi solcano i cieli tra Treviso e Conegliano, puntano soprattutto il Campo d’aviazione Alleato di Istrana. Il raid non ha successo, danni limitati. L’aviazione italiana ha subito spedito a intercettarli almeno una quindicina di caccia da quattro squadriglie diverse, appoggiati da alcuni velivoli britannici. Il combattimento aereo si svolge in due riprese: undici apparecchi tedeschi vengono abbattuti, gli altri si ritirano. Silvio Scaroni, da solo, abbatte 3 nemici; Guido Masiero e Guglielmo Fornagiari due a testa. Stando ai bollettini i nostri rientrano tutti alla base, al massimo con piccole avarie.

A Londra è suonata l’ultima ora di Sir John Jellicoe. Il Primo Lord del Mare è stato costretto a dimettersi. Usurato dal peso del conflitto, avviluppato da una spirale pessimista, era caduto in disgrazia già da qualche mese, quando in Consiglio di guerra se n’era uscito con l’infelice frase: «Non serve discutere i piani per la prossima primavera. La Gran Bretagna non potrà mai continuare la guerra nel 1918». Al suo posto è nominato l’Ammiraglio Rosslyn Wemyss.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • USA: McAdoo nominato direttore delle ferrovie.
  • L’Ammiraglio Sir John Jellicoe costretto alle dimissioni, l’Ammiraglio Sir Rosslyn Wemyss nominato Primo Lord del mare.
  • Lo Shipping board statunitense promette cinque milioni di tonnellate nel 1918.
  • Il primo volume del Libro Rosso del governo massimalista russo pubblica tutti i documenti segreti trovati negli archivi russi.
  • Secondo le decisioni della Repubblica ucraina, il Generale Shcherbachev assume il comando del fronte sud-occidentale e romeno.

Fronte occidentale

  • I tedeschi vengono respinti nella foresta di Caurières (Verdun).
  • Attività d’artiglieria tedesca vicino Vimy e a est di Ypres.

Fronte italiano

  • Grande battaglia aerea circa 30 km. a nord di Venezia.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Comincia la difesa britannica di Gerusalemme.
  • Palestina: duri scontri durante la notte; attaccati i picchetti inglesi.

Dal fronte

Ieri sull'altopiano di Asiago la lotta si è riaccesa all'alba. L'avversario ha concentrato i suoi sforzi sulla nostra estrema destra, tra Col del Rosso e la Val Frenzela, ma, contenuto frontalmente, non ha potuto oltrepassare il caseggiato di Sacco.
Nostre truppe, da Costalunga e Monte Melago, hanno rinnovato più volte gli attacchi su Col del Rosso e sul Monte di Val Bella, che hanno ripreso senza però poterne mantenere l'occupazione. Nel pomeriggio il combattimento diminuì di intensità.
Nelle azioni di questi giorni si sono particolarmente distinti il 78° reggimento fanteria (brigata Toscana) e il 5° reggimento bersaglieri.
Sulla sinistra del Brenta un tentativo di attacco a ovest di Osteria del Lepre venne prontamente represso dal nostro tiro di sbarramento.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori