Altre bombe su Padova
Strillano ancora le sirene, Padova subisce la seconda incursione consecutiva dell’aviazione austro-tedesca. Il 29 dicembre i danni sono più vistosi del giorno prima, molti edifici sono colpiti, tra cui due ospedali e le chiese di San Valentino e del Carmine, in parte incendiate. Ai padovani però è andata meglio: solo 3 le vittime.
La rabbia cresce per «l’inutile barbarie» contro i civili. Padova è una cosiddetta “città aperta”, non ci sono obiettivi militari, a parte uno: il Comando supremo italiano.
Con l’inverno a bloccare, o quasi, l’Europa, la “movida” si concentra in Palestina, dove la tentata riconquista turco-tedesca di Gerusalemme non è solo fallita, ma ha prestato il fianco alla controffensiva britannica, concedendo la possibilità di guadagnare altro terreno verso nord: Ramallah e Beitunia sono prima occupate, quindi superate.
Buone notizie per la neonata Repubblica finlandese, in cerca di legittimazione internazionale: la Svezia assicura la sua simpatia, Berlino e Parigi sembrano avviate sulla stessa strada; solo Londra si mostra freddina.
Pessime notizie per i banchieri russi: i bolscevichi hanno occupato le banche e ne annunciano la nazionalizzazione a breve «per liberare operai, contadini e lavoratori dallo sfruttamento capitalista e creare un’istituzione finanziaria realmente vantaggiosa per il popolo».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La missione navale tedesca, sotto l’Ammiraglio Keyserlingk, arriva a Pietrogrado.
- I bolscevichi sequestrano tutte le banche.
- Gli sforzi dello Shipping Board statunitense si sono concentrati sulle navi in acciaio.
Fronte occidentale
- Attacchi locali tedeschi a sud di Saint-Quentin, a sud di Cambrai e vicino la ferrovia Ypres-Staden.
- Il primo distaccamento di prigionieri britannici arriva in Olanda per l’internamento.
Fronte italiano
- Padova bombardata nuovamente: tre morti e tre feriti.
Fronte asiatico ed egiziano
- Nuova avanzata britannica a nord di Gerusalemme.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 986 - 29 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00
Lungo tutta la fronte consueti tiri di molestia. Reciproca attività di pattuglie in val Lagarina e in Vallarsa.Tentativi di irruzione su Costalunga e monte Melaga (altipiano di Asiago), vennero respinti con la cattura di alcuni nemici. Sul Vecchio Piave, in azione di pattuglie, venne fatto qualche prigioniero.
Ieri sera, alle 21,30, aviatori nemici, seguendo l' impulso dell' innata barbarie, ridestatasi intera per la sconfitta subita il giorno 26 nel cielo di Treviso, hanno bombardato gli abitati di Montebelluna, Castelfranco e Padova, tutte città indifese. Nel centro di Padova dove più densa è la popolazione e più ricchi e numerosi sono i monumenti, caddero 8 bombe, uccidendo 13 persone e ferendone 60. Tra le vittime, in massima parte donne e bambini, soltanto 6 sono militari. Nessun monumento venne danneggiato. Nelle altre città non si ebbero nè vittime nè danni.
GENERALE DIAZ