31 Dicembre, 1917

Prendere tempo

Trattative strane quelle di Brest-Litovsk, senza certezze. Già, perché Pietrogrado ci crede, ma Vienna e Berlino aspettano sempre di capire quali garanzie di stabilità e durata offra il Governo massimalista. Dal cospicuo mazzo di problemi russi due su tutti: la Costituente e l’Ucraina. Gli austro-tedeschi non vogliono firmare una pace solo con un pezzo di Russia, non vogliono accordarsi con un Governo passibile di sconfessione. E non lo nascondono. Di fatto prendono tempo, anche perché dalla pace vogliono guadagnarci qualcosa.
I commenti dei giornali occidentali non vanno molto lontani dal bersaglio: «Il Conte Czernin ha cercato di rimanere sul vago, evitando di compromettersi con i particolari e accompagnando le concessioni con riserve e scappatoie».
E infatti nelle idee austro-tedesche tutto dovrebbe essere subordinato all’accettazione dei medesimi principi e negoziati da parte dell’Intesa. Ipotesi fantascientifica.

 Arrivati al 31 dicembre 1917, le trattative servono a Vienna e Berlino soprattutto per calmare un’opinione pubblica provata, per darle una speranza, animarla, farle sopportare la realtà della carestia. Sì, perché non solo in Russia si muore di fame. Non è un caso se nelle ultime settimane persino l’inflessibile esercito tedesco ha fatto i conti con episodi di insubordinazione e ammutinamenti. E non è un caso se in Germania crescono gli arresti di “agitatori” leninisti.

In Italia non c’è la carestia, non così grave almeno, ma fa freddo. È un problema perché il carbone non basta, siamo più o meno a secco e difficilmente riusciremo a rimediarne abbastanza.
Se fa freddo in città, figuriamoci al fronte. Il massiccio del Grappa e l’altopiano di Asiago sono quieti, non il Piave, dove gli italiani riescono a scacciare gli austro-tedeschi dalla testa di ponte nell’ansa di Zenson.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Le spese di guerra dell'Italia dal giugno 1915 al dicembre 1917 ammontano a 31 miliardi e mezzo.
  • Alla fine di quest'anno i prestiti e le anticipazioni fatte dagli Stati Uniti agli Alleati ammontano a più di 21 miliardi di franchi.
  • Il Senato italiano protesta contro le barbare incursioni aeree su Padova e, dopo l'intervento di Orlando, vota all'unanimità un ordine del giorno di fiducia nel Governo.
  • Siglato un accordo anglo-turco a Berna sullo scambio di prigionieri.
  • Infuria la guerra civile in Russia, un gran numero di ufficiali si sono uniti al Generale Kaledin.
  • Lord Rhondda emana uno schema di razionamento.

Fronte occidentale

  • Respinto un nuovo attacco tedesco sull’altura di Welsh (sud di Cambrai).

Fronte italiano

  • Gli austro-ungarici sono forzati ad abbandonare la testa di ponte a Zenson.

  • Gli austro-ungarici bombardano Treviso, Vicenza, Castelfranco e Bassano.

Fronte d’oltremare

  • Riportati i progressi britannici in Africa orientale.

Operazioni navali

  • H.M.S “Osmanieh” affondata da una mina nel Mediterraneo.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 988 - 31 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00

Ieri nel settore di monte Tomba, dopo accurata preparazione d' artiglieria cominciata il giorno precedente e intensificata nelle prime ore del pomeriggio, truppe francesi assaltarono con magnifico slancio le posizioni nemiche fra Osteria di Monfenera e Naranzine. Travolta l' accanita resistenza nemica i nostri alleati si affermarono saldamente sulle posizioni acquistate. Vennero da essi catturati 44 ufficiali, 1348 uomini di truppa, 60 mitragliatrici, 7 cannoni, parecchi cannoni a tiro rapido da trincea ed altro abbondante materiale da guerra. Batterie e aviatori inglesi e italiani concorsero efficacemente all' azione.
Il nemico si accanisce a bombardare città indifese. La scorsa notte i suoi aviatori sono tornati per la terza volta su Padova, lanciandovi tra le 21 e le 3, parecchie decine di bombe. Fortunatamente, mercè le disposizioni prese dalle autorità civili e militari e l' ammirabile calma della popolazione, le vittime umane si ridussero a cinque feriti, fra i quali una donna. Il ricco patrimonio artistico della città è stato invece gravemente offeso: il frontone del Duomo venne abbattuto: la Basilica del Santo e il Museo Civico colpiti e non poco danneggiati.

Nostri apparecchi, levatisi in volo nella notte, bombardarono con grande efficacia i campi di aviaazione nemici di Aviano e di La Comina, che sorpresero illuminati in attesa del ritorno dei propri velivoli. Nella giornata aeroplani da bombardamento e nella notte squadriglie di idrovolanti hanno rispettivamente bombardato, con ottimi risultati aerodromi nemici fra Godega e Sanfior e accampamenti di truppa nei pressi di Torre di Mosto (Livenza).

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori