A caccia di un posto al sole
Per conservare almeno un lapillo di brace sul fronte orientale l’Intesa spera nell’Ucraina, ma l’Ucraina sta lavorando per accedere ai negoziati di pace di Brest-Litovsk e per questo cerca sponde a Berlino.
Messi in mezzo dai tedeschi, convinti di inglobarli senza difficoltà, i lituani fanno sapere di non essere contentissimi dell’eventuale annessione alla Germania, anzi, a dirla tutta la loro idea di indipendenza comprenderebbe anche un pezzetto di Prussia. Megalomani.
E a proposito di indipendenza: il 6 gennaio la Germania riconosce il neonato Stato finlandese, mentre a Praga viene votata una mozione contraria alla Monarchia asburgica; molti cecoslovacchi si considerano oppressi da austriaci e magiari e ignorati dalla dinastia imperiale.
Sul fronte italiano regna la sosta invernale, scandita solo da sporadiche azioni di pattuglia. A Berlino si considera chiusa quella campagna e si pensa a un eventuale ritiro delle truppe. Non è necessario fare di più, “che gli austro-ungarici se la cavino da soli”.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- L’indipendenza della Finlandia viene riconosciuta dalla Germania.
- Il Ministro delle Finanze di Svezia, Branting, leader del socialismo svedese e avversario della Germania, ha presentato le sue dimissioni. Nel Governo liberal-socialista lo sostituisce il deputato socialista Thomson.
- A Praga viene votata una mozione nella quale si dichiara che la nazione cecoslovacca si considera libera da ogni impegno verso la Monarchia asburgica.
Fronte italiano
- Le pattuglie austro-ungariche sono attive a nord di Costalunga.
- Pattuglie fra i fiumi Brenta e Piave.
Fronte meridionale
- Albania: gli italiani respingono un largo distaccamento nemico sul fiume Osumit.
Fronte asiatico ed egiziano
- Arabia: gli arabi assaltano la ferrovia dell’Hejaz a sud di Ma’an.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
6 GENNAIO 1918
Lungo tutta la fronte consueti tiri di molestia delle opposte artiglierie ed intensa attività di ieri nostri ed avversari in ricognizione.
Tentativi di pattuglie nemiche fra Brenta e Piave vennero facilmente contenuti.
Sul Basso Piave fra Fossalta ed il mare, si ebbero ad intervalli nutrite azioni di fuoco di piccoli calibri e raffiche di mitragliatrice e fucileria.
GENERALE DIAZ