14 Aprile, 1918

Comanda Foch

«Respinti». È la parola ricorrente nei bollettini ufficiali scritti dal Generale Haig il 14 aprile. La battaglia nelle Fiandre ora prosegue incerta, tra alberi spezzati, anneriti, tra i grovigli di ramaglie secche dove una volta c’erano boschi e le vaste distese di terriccio, divoratrici della bella campagna. Uno dei cardini della difesa Alleata è il colle di Kemmel; un altro è Bailleul, penetrata dai tedeschi, ma ancora contesa. Niente da fare invece per Nieuwkerke, o Neuve-Église, quella ormai è andata.
Londra vive con il fiato sospeso; Parigi, come al solito, ostenta molto più ottimismo, forse troppo, ma la resistenza si è fatta di certo più concreta.
Inoltre gli Alleati hanno messo nero su bianco qualcosa da tempo previsto e preannunciato: il Generale Foch è promosso Comandante in capo degli eserciti anglo-francesi sul fronte occidentale; una sola testa al vertice, un unico leader militare.
Sul piano politico non accennano a placarsi le smentite, le ricostruzioni e le accuse tra Vienna e Parigi. Ma Clemenceau trova anche il tempo di chiarire la posizione francese davanti ai russi, come se ce ne fosse bisogno: non riconosciamo l’attuale Governo, né le sue azioni.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo asburgico, con una nota ufficiale, dichiara falsa la lettera dell’Imperatore Carlo al Principe Sisto di Borbone.
  • Il Generale Foch viene nominato Comandante in capo delle truppe Alleate in Francia.
  • Clemenceau afferma che la Francia non riconosce l’attuale Governo russo, né le sue azioni.
  • Il Generale Skyes nominato Capo di Stato maggiore dell’aeronautica britannica.

Fronte occidentale

  • Est di Robecq: i britannici prendono prigionieri e mitragliatrici.
  • Penetrate le linee britanniche vicino Bailleul, ma le posizioni vengono ripristinate.
  • Respinti diversi attacchi nel settore di Merville.
  • Nieuwkerke (Neuve-Église) presa dai tedeschi.

DAL FRONTE ITALIANO

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 14 APRILE 1918

Attività delle artiglierie nemiche limitata su tutta la fronte a tiri di molestia sparsi e saltuari. Nostri efficaci concentramenti di fuoco su batterie avversarie dell’Altipiano di Asiago e lungo il Piave.
Pattuglie nemiche vennero disperse con raffiche di fucileria e mitragliatrici in Val Lagarina e in Vallarsa, e affrontate e fugate da nuclei alleati nella conca di Asiago.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori