Avanti tutta
«Il nemico dovrà accontentarsi di quanto guadagnato nella prima giornata». Auspicio disatteso. La Germania spinge a fondo l’Operazione Blücher e avanza, avanza senza freni. Gli Alleati tengono duro alle ali, non schiodano da Vregny e Saint-Thierry, ma al centro è ancora tsunami: il 28 maggio i tedeschi vedono l’Aisne rimpicciolirsi negli specchietti retrovisori, attraversano la pianura come fosse burro e raggiungono la Vesle, addirittura forzandola in alcuni passaggi tra Bazoches e Fismes.
I giornali Alleati fano il loro mestiere ed evitano di contare i chilometri persi. Esaltano i rinforzi entrati in linea, li dichiarano “sufficienti”. Non è così, perché a intervenire sono state le riserve già dislocate in zona, non il grosso. Quello il Generale Foch non vuole ancora impegnarlo, nel caso si trattasse solo di un diversivo. Il ragionamento è lo stesso adottato per le Fiandre.
Si combatte anche sulla Somme, dove la scena se la prendono gli americani: gli yankee attaccano a Cantigny, conquistano il villaggio e le frazioni limitrofe.
Sul Piave gli Italiani respingono i contrattacchi austro-ungarici e mantengono le nuovissime posizioni alla testa di ponte di Caposile.
Brusco stop per i controrivoluzionari del Colonello Semënov nella Siberia sud-orientale, al confine con la Manciuria: i bolscevichi li costringono a ripiegare oltre il fiume Onon.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Commissario del popolo per gli Esteri di Russia, Čičerin, protesta nuovamente, invano, per le nuove avanzate tedesche.
- I cosacchi del Don notificano al Governo ucraino la loro contrarietà ai sovietici e l’indipendenza della loro regione dal resto della Russia.
- Ulteriori rivelazioni sul brutale trattamento riservato dai tedeschi ai prigionieri inglesi.
- Il Governo inglese apre i negoziati con la Germania per lo scambio diretto di prigionieri sulla linea franco-tedesca.
Fronte occidentale
- I tedeschi attraversano l’Aisne su un fronte di 30 km. Battaglia in pianura fra l’Aisne e la Vesle: gli Alleati si ritirano, i tedeschi forzano il passaggio della Vesle. La ali destra e sinistra degli Alleati resistono sulla pianura di Vregny e sulle alture di Saint-Thierry.
- Grande raid della R.A.F. inglese in Germania.
- Ripristinata la linea a sud di Ypres.
- Battaglia di Cantigny: gli americani riconquistano alcuni villaggi in quel settore.
Fronte orientale
- Il Colonello Semënov costretto dai bolscevichi a ritirarsi dalla riva destra dell’Onon (Mongolia).
Fronte italiano
- Respinti due contrattacchi austro-ungarici a Caposile.
Fronte meridionale
- Velivoli britannici bombardano la base navale di Cattaro, idrovolanti italiani le opere militari di Durazzo.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici avanzano di 3 km. a nord di Giaffa.
- Duri scontri nella regione di Aleksandropol (oggi Gyumri, 144 km. a sud-ovest di Tbilisi).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 28 MAGGIO 1918
A Capo Sile, nella notte sul 27, nostri reparti di bersaglieri di assalto, con perfetta cooperazione di artiglierie ed efficacissimo ausilio di sezioni lanciafiamme, irruppero con grande ardire nelle linee nemiche antistanti al settore nord della test di ponte, travolgendone le successive difese per una profondità di oltre 750 metri.
Malgrado la violenta reazione avversaria, le posizioni raggiunte vennero mantenute. Il nemico subì notevoli perdite. Vennero catturati sette ufficiali, 433 uomini di truppa, quattro bombarde, dieci mitragliatrici, parecchie centinaia di fucili, armi da trincea di vario tipo, abbondanti munizioni e materiali vari. Alla buona riuscita dell’azione, che ci costò perdite assai lievi, concorsero artiglierie della Regia Marina.
Sul rimanente della fronte l’attività combattiva fu assai moderata. Nuclei avversari vennero respinti nella Valle dell’Ornic sul greto del Piave, di fronte a Nervesa. A Cortellazzo pattuglie di marinai penetrarono di sorpresa nella trincea nemica e ne riportarono alcuni prigionieri.
Firmato: DIAZ