Paure esplicite e tragedie ignorate
Ci siamo, il 31 maggio i tedeschi arrivano lì dove si era decisa la guerra nel 1914: la Marna. Facciamo due conti: Parigi è a una settantina di chilometri; la Germania ne ha percorsi cinquanta in cinque giorni. Difficile credere davvero alla volontà tedesca di raggiungere la capitale, troppo ottimista con un fronte tanto ristretto, ma, con ancora la superiorità numerica e il gran numero di bocche da fuoco catturate, le preoccupazioni vanno considerate con attenzione, nonostante il naturale rallentamento dell’avanzata. «Sarebbe un errore sminuire l’importanza del terreno perso. Si tratta della via più breve per Parigi».
Gli eserciti del Kaiser ora spingono anche verso Compiègne, altro nodo cruciale di vecchia data. I francesi ripiegano dall’Ailette e si aggrappano alla linea Sempigny-Blérancourt-Épagny. «I soldati riusciranno ad arrestare anche questo tentativo. Animati dal più alto spirito di sacrificio, finora hanno sempre sventato i piani del nemico».
Qualche decina di chilometri a nord-ovest gli americani hanno vinto la loro battaglia: Cantigny e dintorni è roba loro.
Poca cosa si potrebbe pensare, ma non è del tutto vero, perché qui avevano fallito i francesi e ora il Generale Pershing può chiedere una maggiore considerazione al Comando Alleato.
A far rabbrividire dovrebbe essere un trafiletto su La Stampa. Poche righe, nessuno ci fa caso, nessuno se ne rende conto, ma sarebbe quella la notizia del giorno, di certo la più importante: «L’epidemia manifestatasi in Spagna non è peste, ma si tratterebbe di febbre dengue e si diffonde rapidissima nei paesi caldi, seguendo le grandi vie di comunicazione terrestri e marittime. Ha analogie con l’influenza ed è un’epidemia contagiosissima, ma non mortale». E invece la Spagnola sarà un dramma non inferiore alla guerra.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- U.S.A: la Camera dei Rappresentanti vota un provvedimento per autorizzare il Presidente a chiamare sotto le armi tutti gli uomini che possono essere armati; accorda nuovi crediti per l'esercito superiori ai 12 miliardi di dollari.
- Il Governo olandese si rifiuta di tollerare la perquisizione inglese delle sue navi.
Fronte occidentale
- I tedeschi raggiungono la Marna da Château-Thierry a Dormans. I francesi recuperano Thillois (ovest di Reims).
- I tedeschi avanzano su Compiègne. I francesi si ritirano dal fiume Ailette e si scontrano con i tedeschi a est di Sempigny.
- Gli inglesi bombardano Karlsruhe.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici bombardano i campi turchi vicino Amman (ferrovia dell’Hejaz).
- Grande incendio, durato 27 ore, a Costantinopoli.
Fronte d’oltremare
- Combattimenti vicino Imagu Hills (260 km. a nord-est di Blantyre).
Operazioni navali
- Silurato il trasporto americano “President Lincoln”.
- Cacciatorpediniere inglesi affondati dopo una collisione.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 31 MAGGIO 1918
Nella notte sul 30 il nemico rinnovò l’attacco all’ampliata testa di ponte di Capo Sile. Venne respinto.
Altri suoi tentativi sullo Spinoncia e ad ovest di Canove, furono soffocati col fuoco.
Azioni piuttosto vivaci delle artiglierie avversarie in Val Lagarina e qua e la lungo il Piave provocarono energiche reazioni da parte delle nostre batterie.
L’attività aerea fu piuttosto intensa. Trincee, depositi e baraccamenti nemici furono bombardati sugli Altipiani di Asiago e di Lavarone, e colonne di truppe e carreggi, mitragliate sulle strade d’accesso a Gallio.
In combattimenti aerei vennero abbattuti tre velivoli avversari.
Firmato: DIAZ