Avanzare nella palude
«Il Grappa è assalito dalle squadre di lavoratori. È come se il monte nascondesse una miniera d’oro nelle viscere e migliaia di mani avide cercassero di raggiungerla per mille vie». Non finisce mai il lavoro al fronte, non dopo una battaglia. Il 3 luglio gli italiani portano avanti la manovra offensiva alla foce del Piave: il delta paludoso del fiume è una difficoltà in più, ma le occupazioni a Chiesanuova e Cavazuccherina vengono comunque ampliate.
Dall’altra parte del mondo muove i primi passi il nuovo Governo provvisorio di Vladivostok. Il programma è davvero basico: suffragio universale; convocare la Costituente; liberare la Siberia dal bolscevismo, piuttosto complicato; scansare ogni influenza straniera, piuttosto utopico, considerando la dipendenza della città dall’aiuto Alleato.
Tre le restanti notizie politiche: Londra classifica il Sinn Fein come “organizzazione pericolosa”; a Costantinopoli muore Mehmed V, Sultano ottomano e Califfo, senza reali poteri, un fantoccio in balia dei “Giovani turchi”; in Belgio il Kaiser Guglielmo II strizza l’occhio all’idea militarista di allungare le mani, una volta per tutte, sul Lussemburgo e i bacini minerari lorenesi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Morte di Lord Rhondda (Food Controller inglese).
- Si stabilisce a Vladivostok il nuovo Governo provvisorio.
- Il Sinn Fein viene definito organizzazione pericolosa.
- Morte di Mehmed V, Sultano dell’Impero ottomano. Il successore sarà il fratello.
Fronte occidentale
- I francesi avanzano a nord dell’Aisne, fra Autrêches e Moulin-sous-Touvent; 1.000 prigionieri.
Fronte orientale
- I tedeschi si preparano ad avanzare verso la ferrovia di Murmansk.
Fronte italiano
- Nel delta paludoso del Piave le truppe italiane ampliano le loro occupazioni a Chiesanuova e Cavazuccherina, catturando prigionieri e materiale.
Fronte d’oltremare
- Ritirata dei tedeschi da Namacurra.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 3 LUGLIO 1918
Sul Basso Piave, nella giornata di ieri, eseguimmo una serie di energiche puntate e guadagnammo terreno nonostante l’ostinata resistenza del nemico, che ha cercato di sfruttare tutti gli appigli dell’insidiosa zona, in parte allagata. Catturammo circa 1900 prigionieri, tra i quali 43 ufficiali, molte mitragliatrici, cannoncini da trincea e materiale vario.
Nella regione a nord-ovest del Grappa, validamente contenuto, un contrattacco avversario alla testata della Val San Lorenzo, le brave truppe del IX Corpo d’Armata si sono sistemate sulle posizioni da esse raggiunte ieri con grande slancio. Il numero totale dei prigionieri è salito a 25 ufficiali e 596 uomini di truppa; prendemmo inoltre 22 mitragliatrici e gran copia di materiale bellico.
Sull’Altipiano di Asiago, nuclei francesi riportarono alcuni prigionieri da un brillante colpo di mano nella regioni di Zocchi.
Nei combattimenti dei giorni scorsi sul Monte Valbella, la brigata “Regina” (9, 10) ha avuto modo di mostrare ancora una volta la sua incrollabile resistenza ed i suo grande valore.
La condotta tenuta dal 45° reggimento (brigata “Reggio”) nelle giornate del 15 e del 16 giugno sul Montello è stata riconosciuta così brillante da rendere il valoroso reggimento meritevole di speciale citazione.
Firmato: DIAZ