5 Luglio, 1918

Dissenso platonico

Dalle minacce ai fatti: i socialisti tedeschi hanno un guizzo d’opposizione e al Reichstag votano contro il bilancio dell’Impero. Alla buon’ora. Ma è solo un attimo, un dissenso quasi platonico: primo, perché il bilancio viene comunque approvato; secondo, perché nella stessa seduta del 5 luglio votano a favore del trattato di pace con la Romania e pochi giorni dopo faranno lo stesso con i crediti di guerra. L’unica vera opposizione restano i minoritari di sinistra e i pochi indipendenti.
Il Governo non è per nulla preoccupato dai maggioritari, quasi li snobba. Si limita a un paio di frasi per biasimare la scelta e a negare le accuse principali: «La direzione civile dell’Impero non si è sottomessa alla direzione militare. […] Inutile fare altre dichiarazioni sulla pace finché l’Intesa si ostinerà a interpretarle come un segno di debolezza, o come un tranello».

Sui campi di battaglia continuano le operazioni di rettifica, sia sul fronte occidentale, sia su quello italiano.

Non si tratta di vere e proprie offensive, lo scopo è soprattutto quello di prevenire un ritorno di fiamma nemico e di trovare qualche appoggio più saldo in ottica futura.
Torna attivo anche il fronte balcanico, in particolare l’Albania, dove gli italo-francesi avviano le manovre per l’avanzata.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il trattato di Bucarest è approvato dal Reichstag.
  • Il Governo olandese accetta le condizioni britanniche sui convogli; i convogli salpano.
  • Un comunicato ufficiale da Parigi annuncia che il Consiglio supremo di guerra ha tenuto la sua settima sessione e ha espresso all’esercito e al popolo italiano le sue più vive congratulazioni.

Fronte occidentale

  • Gli australiani avanzano sulla line a nord-est di Villers-Bretonneux (sud-est di Amiens).

Fronte meridionale

  • Comincia l’offensiva italo-francese in Albania.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 5 LUGLIO 1918

Sul basso Piave, respinto un violento contrattacco e distrutti nuovi centri di resistenza del nemico, ampliammo notevolmente la nostra occupazione a sud-est di Chiesanuova e a nord di Cavazuccherina; catturammo 419 prigionieri, una batteria di 6 obici da 105 mm e numerosissime mitragliatrici.
A nord-est del Grappa, dopo preparazione d’artiglieria, nostri reparti penetrarono nelle opposte posizioni alla testata di Val Calcino. L’avversario reagì con intenso fuoco delle sue batterie e si accanì in contrattacchi spinti fino al corpo a corpo, senza riuscire tuttavia a ritoglierci i vantaggi conseguiti alle porte di Salton. Una trentina di prigionieri, tra i quali 5 ufficiali e 6 mitragliatrici rimasero nelle nostre mani.
Sull’Altipiano di Asiago ributtammo due contrattacchi al Monte Cornone (Sasso Rosso), impegnando il nemico in mischie alla baionetta e a colpi di bombe a mano che gli inflissero perdite gravi. Un nucleo britannico sorprese ed annientò un posto avversario presso Canove.

 Negli ultimi giorni furono abbattuti  in combattimenti aerei dieci velivoli e due palloni frenati.
Nelle azioni del 29 e 30 giugno sul Col del Rosso e sul Col d’Echele le Brigate “Teramo” (241, 242) e “Lecce” (265, 266) si distinsero per irresistibile slancio nell’attacco vittorioso e per ferrea saldezza contro i ritorni offensivi del nemico.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori