7 Agosto, 1918

Mal di pancia USA, Parigi si adegua

Le ali della libertà attraversano la Vesle: gli statunitensi hanno passato il fiume dalle parti di Bazoches e si piazzano sull’arteria Soissons-Reims.
“Libertà”, valore fondamentale degli americani. Quasi. Già, perché molti alti ufficiali a stelle e strisce non vogliono avere niente a che fare con 300.000 dei loro uomini: gli afroamericani. Spesso lavorano nelle retrovie, in battaglioni segregati. Alla fine sono stati assorbiti dai francesi, disposti a condurli in battaglia, perché in fondo un fucile non si cura del colore del dito sul grilletto.
Gli americani da un lato sono contenti di esserseli levati dai piedi, dall’altro non apprezzano la piega presa. E imbeccano gli alleati “sull’etichetta” da seguire.
Il 7 agosto il Comando francese dirama questa circolare: «È importante che gli ufficiali abbiano un’idea precisa della posizione occupata dai negri negli Stati Uniti. Anche se cittadino statunitense, l’uomo di colore è considerato dagli americani un essere inferiore, con cui sono consentiti solo rapporti di lavoro o di servizio. […]

Dobbiamo impedire la nascita di una pronunciata intimità fra gli ufficiali francesi e quelli di colore. […] Non dobbiamo mangiare con loro, né stringergli la mano. Dobbiamo cercarli e parlarci solo per lo stretto necessario ai servizi militari. Non dobbiamo lodarli troppo in presenza di americani bianchi e dobbiamo impedire alla popolazione locale di viziarli. […] I bianchi americani si adirano in caso di intimità tra donne bianche e uomini neri».
Il punto è semplice: i neri, prima o poi, torneranno negli Stati Uniti e gli americani non vogliono che gli vengano strane idee, tipo emanciparsi, o pretendere un trattamento paritario. E c’è un’altra questione: la guerra permette a un nero di uccidere i bianchi. Per questo in molti erano restii a far combattere soldati di colore in Europa, tedeschi su tutti. “E se la voce giungesse ai selvaggi delle colonie?”

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Lloyd George illustra la situazione bellica.

Fronte occidentale

  • Le truppe americane passano la Vesle a est di Bazoches e si stabiliscono sulla strada Reims-Soissons.
  • I britannici riprendono le parti più importanti del terreno conquistato ieri dai tedeschi nel settore di Morlancourt.

Fronte meridionale

  • Aerei della Marina italiana bombardano ancora efficacemente le opere militari e l'ancoraggio di Durazzo.

Operazioni navali

  • L’incrociatore francese “Dupetit Thouars” silurato nell’Atlantico: 13 vittime.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 7 AGOSTO 1918

Lungo tutta la fronte consueta attività delle opposte artiglierie.
Nostre batterie con concentramenti di fuoco colpirono colonne di carreggi e truppe nemiche in movimento sulle retrovie dell’Altopiano di Asiago.
Tra l’Astico e il Brenta nostre pattuglie molestarono efficacemente le linee avanzate avversarie, infliggendo perdite e catturando qualche prigioniero.
In combattimenti aerei vennero abbattuti 6 velivoli nemici.

ALBANIA: Sul Semeni nostra cavalleria in ricognizione, avvistata una colonna nemica l’attaccò brillantemente e la disperse, l’avversario lasciò molti caduti sul terreno ed ebbe catturati 72 uomini e 5 mitragliatrici.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori