14 Agosto, 1918

A rapporto dal Kaiser

Ci sono tutti al Quartier generale tedesco: il Kaiser, il Cancelliere Hertling, il Ministro degli esteri Hintze, il Feldmaresciallo Hindenburg e il nuovo Ambasciatore in Russia Helfferich, già Ministro del tesoro e degli interni. Il tema principale è l’attualità bellica e come uscirne, si discute persino dell’opportunità di una soluzione diplomatica. L’altro argomento è la Russia, dove la situazione sta sfuggendo di mano a tutti e si vive alla giornata, verso un avvenire pieno di incognite, indecifrabile per gli stessi bolscevichi.
I tedeschi sono convinti che il regime leninista sia al capolinea, questione di giorni, massimo settimane, ma non riescono a decidere se sia un bene o no, né come sfruttare la cosa. La stessa sensazione anima Parigi, i giornali francesi fanno già il funerale ai bolscevichi, ma a differenza di quelli berlinesi, loro sembrano entusiasti. Molto più cauti i britannici, non si sbilanciano e non si fidano, mettono le mani avanti e sottolineano l’estraneità alle fonti. «Qualcosa di formidabile sta accadendo in Russia, ma le comunicazioni atrofizzate e transitate per Berlino impongono di accogliere con riserva le febbrili notizie della convulsione. […]

Data l’effervescenza russa, meglio prevedere un prolungarsi a oltranza del caos attuale. Ci vorrà molto tempo prima di notare qualche elemento di ordine, vecchio o nuovo che sia».

Nonostante l’offensiva Alleata sia ferma, il 14 agosto i tedeschi non smettono di arretrare. Bisogna attestarsi su posizioni più salde, per esempio le vecchie fortificazioni, le linee abbandonate con l’avanzata in territorio francese. Beaumont-Hamel, Serre, Puisieux, Bucquoy e Ribécourt vengono evacuate, il fronte si accorcia.
C’è azione anche sul Tonale: l’iniziativa italiana porta in dote il Montello, la Punta di San Matteo e il costone sud-est di Cima Zigolon.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Nel Consiglio della Corona germanico si discute l’eventualità di intavolare trattative diplomatiche di pace.

Fronte occidentale

  • Comincia la ritirata tedesca dal fiume Ancre; evacuazione di Beaumont-Hamel, Serre, Puisieux, Bucquoy.
  • Sulla Lys i britannici stabiliscono avamposti a sud e a est di Vieux-Berquin (8 km. a est-sud-est di Hazebrouck).
  • A nord dell’Oise i francesi ricatturano Ribécourt.
  • Un comunicato tedesco annuncia che le due armate di von Marwitz, del gruppo del Principe Ruprecht di Baviera, e di von Hutier, del gruppo del Kronprinz tedesco, passano al comando del Generale von Boehn.

Fronte italiano

  • In regione Tonale, fra la testata del torrente Nonce e quella della Val dì Genova, gli italiani, protetti dall'artiglieria, occupano Monte Montello (m. 3537), la Punta di S. Matteo (m. 3686) e il costone a sud-est della Cima Zigolon (m. 2486).

 Fronte d’oltremare

  • Africa orientale portoghese: i tedeschi sono a un centinaio di km. dalla costa di Angoche (156 km. a sud-est del porto di Mozambico).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 14 AGOSTO 1918

Nell’alta Val Zebrù (Valtellina) riparti nemici tentarono nella notte sul 13 l’attacco dei nostri posti avanzati sul Payer Joch (quota 3434) e sul Koenigs Spitze (quota 3850). Vennero respinti dal fuoco di artiglieria e di fucileria e con lancio di bombe a mano.
In regione Tonale, fra la testata del torrente Noce e quella della Val di Genova, le nostre artiglierie eseguirono ieri efficaci concentramenti di fuoco che inflissero all’avversario sensibili perdite. Sotto la protezione di tale tiro nostri reparti effettuarono ardite puntate, riuscendo ad occupare il monte Mantello (quota 3537) la punta di S. Matteo(quota 3686) e il costone a sud-est della cima Zigolon (quota 2468), facendo complessivamente più di 100 prigionieri e catturando mitragliatrici e materiali vari.
Sulla rimanente fronte le nostre batterie disturbarono movimenti in vari tratti delle retrovie avversarie ed incendiarono depositi di materiali sulla sinistra del Piave.
L’attività aerea fu intensa: i baraccamenti, i magazzini e gli impianti ferroviari di Fucine e di Cusiano in Val del Sole (Tonale) vendo efficacemente bombardati.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori