Strappo USA-Russia
«La Russia è un paese tecnicamente neutrale, con una parte della popolazione virtualmente in guerra contro gli Imperi centrali, una parte contro l’Intesa, una guerra civile e due schieramenti di prigionieri a combattersi lungo un fronte di seimila chilometri». Ma la buona sintesi del Daily Mail la fa anche facile, avendo omesso le pressioni estere, il processo di disgregazione, l’arretratezza del paese, la crisi economica e la carestia.
L’Intesa ripete di ripudiare qualsiasi ingerenza nella politica interna russa, o nella guerra civile, eppure ha riconosciuto la Legione cecoslovacca come esercito Alleato, ha sbarcato truppe ad Arcangelo e Vladivostok, combatte i massimalisti e appoggia i Governi ostili a Mosca. Un po’ troppo per non interferire. Il 15 agosto la situazione per i bolscevichi si complica ancora: Washington, la loro sponda meno scorbutica, sospende le relazioni diplomatiche. Inevitabile, un po’ per coerenza con l’intervento, un po’ per far chiarezza, un po’ perché un esasperato Lenin, accerchiato dai problemi, si sarebbe fatto sfuggire nella stessa frase le parole “guerra” e “Intesa”, non come volontà, ma quasi come dato di fatto.
Senza contare il recente arresto dei Consoli britannici. Attenzione però, perché gli Stati Uniti si adeguano, ma continuano a non apprezzare la politica troppo aggressiva dell’Intesa.
A Tomsk il Governo provvisorio della Siberia occidentale riunisce la sua Duma e delibera di opporsi a Mosca, annullare i decreti bolscevichi e riaprire le ostilità con la Germania, questo è facile, non sono a contatto.
I giornali Alleati, con la coerenza e la memoria storica che li contraddistingue, parlano dei socialisti rivoluzionari come “i veri patrioti russi”. Strano, quelli sono gli stessi schifati un anno fa, quando Londra e Parigi si rammaricavano del fallito golpe ai loro danni.
Diplomazia in moto anche in Germania. La Spagna si è stancata della guerra sottomarina e avverte Berlino: da oggi ogni nave affondata verrà rimpiazzata da una tedesca internata in porti spagnoli.
Al Quartier generale Carlo e Guglielmo si incontrano per un faccia a faccia. Come al solito il comunicato ufficiale annuncerà una meravigliosa armonia su tutto lo scibile umano, ma i due Imperatori non hanno trovato molte risposte concrete, per esempio sulla soluzione al problema polacco fanno un altro buco nell’acqua.
Limitati, ma reali, i progressi Alleati sul fronte occidentale: britannici nella regione dell’Ancre; francesi sul massiccio di Lassigny.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Incontro fra gli Imperatori Guiglielmo II e Carlo al Quartiere generale tedesco.
- Sospese le relazioni fra gli U.S.A. e il Governo bolscevico.
- Nota spagnola alla Germania riguardo le perdite delle spedizioni.
- Il Governo provvisorio della Siberia occidentale convoca a Tomsk la Duma siberiana, che delibera di combattere il Governo bolscevico, di annullarne i decreti e di riprendere la guerra contro la Germania.
- La sottoscrizione inglese per i buoni nazionali di guerra tocca i 25 miliardi.
Fronte occidentale
- I britannici attraversano l’Ancre verso la foresta di Thiepval e fanno progressi verso Beaucourt (nord di Albert) e Puisieux (nord-est di Beaucourt).
- I francesi completano la cattura del massiccio di Lassigny: presa Alliche farm.
- Un comunicato ufficiale inglese annuncia che i prigionieri fatti dagli Alleati sul fronte Montdidier-Albert dall'8 agosto sono 30.144, i cannoni catturati 600, più parecchie migliaia di mitragliatrici, mortai da trincea, treni completi e abbondante materiale.
- Ultimo raid aereo tedesco a Parigi.
Fronte asiatico ed egiziano
- Azioni di Baýramaly (Transcaspia): il Governo transcaspiano viene sconfitto dalle truppe bolsceviche.
- Annunciato l'arrivo delle truppe britanniche a Baku (ovest del Mar Caspio) e a Krasnovodsk (oggi Türkmenbaşy, sponda est del Caspio, termine della ferrovia centrale asiatica).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 15 AGOSTO 1918
In regione Tonale l’attività combattiva, mantenutasi alquanto viva fino alla mattina di ieri, è nella giornata ridivenuta normale.
Nel settore di Val Lagarina nostri nuclei esploranti respinsero pattuglie nemiche.
Sul Piave un riparto di bersaglieri, varcato il ramo occidentale del fiume, sbarcò di sorpresa in un isolotto tenuto dal nemico a sud-ovest delle Grave di Papadopoli e lo occupò dopo aver sopraffatto il presidio e ributtati i rincalzi accorsi al contrattacco. Vennero catturati 36 prigionieri ed una mitragliatrice.
Velivoli nostri ed alleati, durante la giornata e dirigibili nella notte, hanno bombardato obbiettivi militari elle retrovie nemiche: sono stati abbattuti un velivolo ed un pallone frenato avversari.
Firmato: DIAZ