Il nuovo che avanza
Arrivano a getto continuo gli americani in Francia, a Washington si progetta di toccare i tre milioni l’anno prossimo. Ma il 17 agosto l’esercito statunitense sbarca anche a Vladivostok, per installare teste di ponte in Siberia, soccorrere i cecoslovacchi e facilitarne l’evacuazione. La Legione avrebbe riportato un paio di successi sui bolscevichi, uno a Irkutsk davvero rilevante. La loro posizione resta però precaria: l’esiguità numerica è acuita dalle grandi distanze tra i singoli reparti, isolati e sparpagliati, con le crescenti forze bolsceviche a minacciare le vie di comunicazione.
Londra ha elevato i cecoslovacchi al rango di alleati ufficiali, li ha riconosciuti e legittimati. Ora arriva la replica di Vienna. «Il Consiglio nazionale cecoslovacco esiste solo nella fantasia dell’Intesa, non ha mandato popolare, non si può considerare un futuro Governo e tanto meno può parlare a nome di una nazione ceca. Quanto all’esercito, è impossibile qualificarlo come un alleato dell’Intesa. I sudditi austro-ungarici sono traditori e come tali verranno trattati».
Ma non ci sono solo i cecoslovacchi nell’Impero asburgico. A Lubiana si chiude il convegno jugoslavo, si è parlato molto di federalismo. E sul pezzo c’è ancora una volta Londra, perché in contemporanea si è chiusa un’analoga Conferenza interalleata sul futuro balcanico. Si vuole ottenere una dichiarazione comune per l’indipendenza di un Regno jugoslavo, sul modello del riconoscimento cecoslovacco. E sarebbe gradito se l’iniziativa la prendesse l’Italia. Il motivo è semplice: gli anglo-americani hanno dubbi sulla nostra ambigua politica al riguardo.
Per questo cade a fagiolo l’editoriale di Luigi Albertini sul Corriere della Sera. Il direttore polemizza con Sonnino ed è importante, perché il Corriere è giornale interventista, sostenitore del Governo. Ad Albertini non piacciono le divergenze tra l’ingombrante Ministro degli esteri e il Presidente del Consiglio Orlando. Sonnino non è un grande sostenitore della “politica delle nazionalità”, anzi, è sembrato il contrario. Si aggrappa ancora con le unghie e con i denti al vecchio Patto di Londra, agli interessi della potenza italiana nei Balcani, ma il mondo è cambiato e lui è rimasto un giro indietro. È soprattutto l’ostinazione conservatrice di Sonnino a far storcere il naso a Londra e Washington.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Luigi Albertini sul "Corriere della Sera" inizia una campagna contro il Ministro degli esteri Sonnino e la sua politica.
- Chiusura del congresso jugoslavo a Lubiana: si delibera la costituzione di un Consiglio nazionale dei serbi, croati e sloveni della Monarchia.
- Il Governo austriaco, in risposta al riconoscimento dei cecoslovacchi come alleati da parte dell'Inghilterra e della Francia, dichiara che i combattenti nelle file dell'Intesa sono traditori e come tali verranno trattati.
Fronte occidentale
- I francesi avanzano di circa un chilometro e mezzo a nord di Autrêches (Aisne).
- I francesi catturano la trincea di Caesar’s Camp (ovest di Roye) e Canny-sur-Matz (nord-ovest di Lassigny).
- Nuova avanzata francese all’angolo fra l’Oise e il basso Aisne.
- Comincia la battaglia di Noyon.
Fronte orientale
- Annunciata la ricattura di Irkutsk da parte di cecoslovacchi e truppe siberiane.
- Riportata la sconfitta bolscevica di Ussuri inflitta dai cecoslovacchi.
- Arrivo delle truppe statunitensi a Vladivostok.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 17 AGOSTO 1918
Vivaci azioni delle opposte artiglierie con carattere di molestia sull’altipiano d’Asiago nella regione nord-occidentale del Grappa e sul medio Piave
Nell’alta Valle Zebrù (Valtellina) una nostra pattuglia di alpini attaccò un posto avanzato nemico a m. 3444 e lo mise in fuga.
Nelle notti sul 16 e sul 17 dirigibili nostri e della R. Marina bombardarono con successo obiettivi militari nelle retrovie del nemico.
Due velivoli avversari sono stati abbattuti.
Firmato: DIAZ