1 Settembre, 1918

Péronne liberata

Cinquemila condanne a morte. Ora i bolscevichi fanno sul serio e davvero paura. Con l’attentato a Lenin la guerra civile ha fatto il definitivo salto di qualità.
Una resa dei conti, seppur non cruenta, è attesa anche nella sinistra italiana: a Roma si apre il riservatissimo Congresso del Partito socialista; qualche straccio è destinato a volare.

Il primo settembre non cambia l’inerzia sul fronte occidentale. I britannici aggiungono una gemma preziosa al diadema offensivo ed entrano a Péronne. I francesi marciano a nord di Noyon e di Soissons, dove conquistano Leury e Coucy. I tedeschi continuano a evacuare anche il saliente della Lys: Nieuwkerke è persa.
In alcuni punti l’avanzata dell’Intesa ha sfiorato i cinquanta chilometri. «È sorprendente. In tutto questo gigantesco movimento non è avvenuto nessun incaglio».
A dire il vero un problema Londra ce l’ha, ma è qualcosa di secondario. I turchi, coadiuvati da truppe azere, sferrano l’attacco a Baku. A difendere la città ci sono reparti britannici e le modeste forze della dittatura Centrocaspiana.


I giornali tedeschi pubblicano il discorso di compleanno del Cancelliere Hertling: «La guerra impone una poderosa forza di nervi. Non a caso si parla di “psicosi di guerra”. Nei nostri nemici si manifesta con una forma d’odio contro la Germania, odio sconfinante nella pazzia e alimentato da inaudite diffamazioni e dal disprezzo di quanto ci è sacro. Da noi la psicosi di guerra è rivolta all’interno, aumenta la propensione alla critica contro il Governo e ai dissidi di parte. Questo fa sognare al nemico l’imminente sfascio della Germania e prolunga la guerra. […] L’Intesa fonda le sue speranze di vittoria militare sul continuo affluire di truppe americane. Ci siamo già passati negli anni scorsi, quando l’Italia e la Romania dovevano condurre alla vittoria finale».
Ecco, paragonare l’impatto statunitense, in questo preciso momento, con quello italo-rumeno di allora ridefinisce il concetto di “arrampicarsi sugli specchi”.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Mosca: 5.000 socialisti rivoluzionari condannati a morte dai bolscevichi.
  • A Roma si apre il Congresso del Partito socialista ufficiale.
  • Il Governo spagnolo sequestra, come riparazione all’ultimo affondamento, un vapore tedesco internato.
  • Il Presidente Wilson firma la legge militare per quale al 12 settembre si stima saranno arruolati 13 milioni di uomini dai 18 ai 45 anni.

Fronte occidentale

  • I britannici prendono Péronne, Bouchavesnes e Rancourt, progressi a sud della Scarpe; avanzano sul fronte della Lys e catturano Nieuwkerke (Neuve-Église).
  • Continua l’avanzata francese a nord di Noyon; verso Soissons catturate Leury, Coucy e altri luoghi.

Fronte orientale

  • Notizie da Vladivostok affermano che i cecoslovacchi marciano a est del lago Bajkal, hanno occupato Verchneudinsk (oggi Ulan-Udė), il quartier generale dei bolscevichi, e sono giunti a 50 km. a est di Petrovsk e a 280 da Čita.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I turchi cominciano l’attacco a Baku.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO

BOLLETTINO DEL 1 SETTEMBRE 1918

Scontri di pattuglie a noi favorevoli allo Stelvio, al Tonale e sugli isolotti del Piave di fronte al Montello.
Al Col del Rosso un riparto nemico attaccato dai nostri, dovette ripiegare dopo aver subito perdite rilevanti. Sulla Zugna Torta, in Vallarsa e sulle pendici nord del Monfenera, i nostri avamposti respinsero nuclei nemici che si avvicinavano alle nostre linee.Ieri mattina nostri apparecchi raggiunsero Frenzenfeste e, scesi a bassissima quota, ne bombardarono con precisione ed efficacia gli impianti ferroviari. Altre operazioni di bombardamento vennero eseguite nella giornata sulle prime linee e sulle retrovie dell’avversario, da aviatori nostri e alleati.
La scorsa notte dirigibili dell’Esercito e della R. Marina coprono le opere militari di Pola e la stazione e i depositi di Primolano.
Sei velivoli nemici vennero abbattuti in combattimenti aerei, un settimo, colpito dall’artiglieria, precipitò presso Noventa di Piave.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori