Péronne liberata
Cinquemila condanne a morte. Ora i bolscevichi fanno sul serio e davvero paura. Con l’attentato a Lenin la guerra civile ha fatto il definitivo salto di qualità.
Una resa dei conti, seppur non cruenta, è attesa anche nella sinistra italiana: a Roma si apre il riservatissimo Congresso del Partito socialista; qualche straccio è destinato a volare.
Il primo settembre non cambia l’inerzia sul fronte occidentale. I britannici aggiungono una gemma preziosa al diadema offensivo ed entrano a Péronne. I francesi marciano a nord di Noyon e di Soissons, dove conquistano Leury e Coucy. I tedeschi continuano a evacuare anche il saliente della Lys: Nieuwkerke è persa.
In alcuni punti l’avanzata dell’Intesa ha sfiorato i cinquanta chilometri. «È sorprendente. In tutto questo gigantesco movimento non è avvenuto nessun incaglio».
A dire il vero un problema Londra ce l’ha, ma è qualcosa di secondario. I turchi, coadiuvati da truppe azere, sferrano l’attacco a Baku. A difendere la città ci sono reparti britannici e le modeste forze della dittatura Centrocaspiana.
I giornali tedeschi pubblicano il discorso di compleanno del Cancelliere Hertling: «La guerra impone una poderosa forza di nervi. Non a caso si parla di “psicosi di guerra”. Nei nostri nemici si manifesta con una forma d’odio contro la Germania, odio sconfinante nella pazzia e alimentato da inaudite diffamazioni e dal disprezzo di quanto ci è sacro. Da noi la psicosi di guerra è rivolta all’interno, aumenta la propensione alla critica contro il Governo e ai dissidi di parte. Questo fa sognare al nemico l’imminente sfascio della Germania e prolunga la guerra. […] L’Intesa fonda le sue speranze di vittoria militare sul continuo affluire di truppe americane. Ci siamo già passati negli anni scorsi, quando l’Italia e la Romania dovevano condurre alla vittoria finale».
Ecco, paragonare l’impatto statunitense, in questo preciso momento, con quello italo-rumeno di allora ridefinisce il concetto di “arrampicarsi sugli specchi”.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Mosca: 5.000 socialisti rivoluzionari condannati a morte dai bolscevichi.
- A Roma si apre il Congresso del Partito socialista ufficiale.
- Il Governo spagnolo sequestra, come riparazione all’ultimo affondamento, un vapore tedesco internato.
- Il Presidente Wilson firma la legge militare per quale al 12 settembre si stima saranno arruolati 13 milioni di uomini dai 18 ai 45 anni.
Fronte occidentale
- I britannici prendono Péronne, Bouchavesnes e Rancourt, progressi a sud della Scarpe; avanzano sul fronte della Lys e catturano Nieuwkerke (Neuve-Église).
- Continua l’avanzata francese a nord di Noyon; verso Soissons catturate Leury, Coucy e altri luoghi.
Fronte orientale
- Notizie da Vladivostok affermano che i cecoslovacchi marciano a est del lago Bajkal, hanno occupato Verchneudinsk (oggi Ulan-Udė), il quartier generale dei bolscevichi, e sono giunti a 50 km. a est di Petrovsk e a 280 da Čita.
Fronte asiatico ed egiziano
- I turchi cominciano l’attacco a Baku.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 1 SETTEMBRE 1918
Scontri di pattuglie a noi favorevoli allo Stelvio, al Tonale e sugli isolotti del Piave di fronte al Montello.
Al Col del Rosso un riparto nemico attaccato dai nostri, dovette ripiegare dopo aver subito perdite rilevanti. Sulla Zugna Torta, in Vallarsa e sulle pendici nord del Monfenera, i nostri avamposti respinsero nuclei nemici che si avvicinavano alle nostre linee.Ieri mattina nostri apparecchi raggiunsero Frenzenfeste e, scesi a bassissima quota, ne bombardarono con precisione ed efficacia gli impianti ferroviari. Altre operazioni di bombardamento vennero eseguite nella giornata sulle prime linee e sulle retrovie dell’avversario, da aviatori nostri e alleati.
La scorsa notte dirigibili dell’Esercito e della R. Marina coprono le opere militari di Pola e la stazione e i depositi di Primolano.
Sei velivoli nemici vennero abbattuti in combattimenti aerei, un settimo, colpito dall’artiglieria, precipitò presso Noventa di Piave.
Firmato: DIAZ