Una crepa nella linea Hindenburg
All’esercito tedesco si è accesa la spia della riserva già da un po’; gli Alleati lo sanno e non gli danno tregua, vogliono esaurirlo. Il 2 settembre i britannici urtano la linea Hindenburg, perché tra Lens e Arras i tedeschi l’hanno già raggiunta. Il fronte tra Drocourt e Quéant viene intaccato: appoggiato dai carri armati, l’esercito di Haig irrompe nelle difese ed espugna le trincee. La situazione di Lens si fa complessa: la città è ora accerchiata da due lati, quasi tre. Ma è tutta l’avanzata Alleata a proseguire con regolarità: sulla Lys viene liberata Estaires; a sud della Scarpe tocca a Cagnicourt; tra Bapaume e la Somme cade Sailly-Saillisel; a nord dell’Aisne Terny-Sorny. E Péronne resta in mano agli australiani; vanificati tutti i contrattacchi tedeschi.
Con i britannici penetrati tra Drocourt e Quéant, Ludendorff può solo accorciare il fronte e dare l’ordine di ritirata sulla linea Hindenburg anche nel settore della Somme.
«Le posizioni capitali della difesa nemica cadono una dopo l’altra. […] I bollettini illustrano cifre eccellenti». È vero, ad agosto i prigionieri presi dall’Intesa si contano a decine di migliaia. Il Kaiser ha i sudori freddi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Battaglia su un fronte di circa 35 km: le truppe britanniche, supportate dai carri armati, irrompono tra Drocourt e Quéant. A sud della Scarpe catturano Cagnicourt e Villers, circondano e prendono Quéant nella notte; 10.000 prigionieri.
- A nord di Péronne i britannici riprendono Sailly-Saillisel e tutta la foresta di St. Pierre-Vaast.
- Sul fronte della Lys i britannici guadagnano terreno.
- Il Generale Mangin continua ad avanzare a nord di Soissons, catturate Neuilly e Terny-Sorny.
Fronte orientale
- Un contingente italiano sbarca a Murmansk per unirsi all’Expeditionary Force Alleata
- Una parte dei sobborghi di Odessa è distrutta dall'esplosione di un deposito di munizioni. Numerose vittime, specie fra le truppe austro-ungariche.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 2 SETTEMBRE 1918
Lungo tutta la fronte sparse azioni di fuoco ed attività di reparti esploranti.
La nostra artiglieria eseguì efficaci concentramenti nella zona montana. Sul Piave mandò alla deriva una barca carica di nemici, che tentavano un colpo di mano nell’ansa di Gonfo. Allo Stelvio e sull’Altipiano d’Asiago nuclei avversari vennero respinti con sensibili perdite.
Durante la giornata le prime linee nemiche furono ripetutamente attaccate con successo da aviatori nostri e alleati.
Una poderosa squadriglia nazionale, portatasi ad oriente della Licenza, bombardò con visibili risultati un campo d’aviazione nemico. Numerosi apparecchi avversari, levatisi in caccia, vennero affrontati e dispersi da nostri velivoli di scorta.
Firmato: DIAZ