Risveglio macedone
Nulla di trascendentale, ma ulteriori progressi americani a nord di Saint-Mihiel ci sono. Grazie al ripiegamento tedesco, il 15 settembre la fortezza di Metz è a tiro dei cannoni Alleati e viceversa.
Più pronunciati i vantaggi anglo-francesi verso Saint-Quentin, ormai a pochi chilometri dalla prima linea. A nord-est di Soissons i tedeschi sono costretti a contrattaccare le nuove posizioni francesi sull’altopiano di Vauxaillon; la furia c’è, i risultati meno ed è un problema, perché il Forte di Malmaison, la porta occidentale dello Chemin des Dames, dista solo cinque chilometri.
Per Berlino non ci sono gioie neanche in Piccardia, dove le armate del Kaiser si schiantano contro i britannici nel conteso settore di Havrincourt e Gouzeaucourt.
Ma il colpo di scena è il risveglio, vero, del fronte macedone. Il Generale d’Espèrey aspettava questo momento da aprile, ora può passare all’azione. Gli sono stati negati rinforzi, normale per un fronte secondario, ma la superiorità numerica sui bulgari è netta. Passato l’intenso bombardamento preliminare, la coalizione franco-serba attacca con successo a Dobro Polie e a ovest del Vardar, terreno infido.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Congresso peruviano approva una mozione con la quale il Perù aderisce all'attitudine degli Stati Uniti nella guerra mondiale.
Fronte occidentale
- Progressi americani su un fronte lungo una cinquantina di km. a nord di Saint-Mihiel.
- I britannici catturano Maissemy, 8 km. a nord-ovest di Saint-Quentin.
- I tedeschi effettuano un contrattacco senza successo a sud dell’Oise.
- Karlsruhe e Mainz bombardate pesantemente dalla R.A.F.
Fronte meridionale
- Comincia la battaglia del Vardar.
- Comincia la Battaglia di Dobro Polie.
- Offensiva franco-serba nei Balcani: le posizioni bulgare sono conquistate su un fronte di 11 km. 800 prigionieri presi.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 15 SETTEMBRE 1918
In Val di Brenta all’alba di ieri, nuclei di fanti e di arditi, dopo breve efficacissima preparazione d’artiglieria e con la cooperazione di velivoli abbassati a mitragliare e bombardare da bassa quota, assalirono lo sbarramento nemico della Grottella, a sud di Corte. Superate le aspre difficoltà del terreno, vinta in accanita lotta la resistenza del presidio, le nostre truppe s’impadronirono di tutto il sistema difensivo avversario, composto di trinceramenti in fondo valle e di minutissime posizioni laterali dominanti. 343 prigionieri fra cui 12 ufficiali, parecchie mitragliatrici e qualche centinaio di fucili e abbondante materiale da guerra rimasero nelle nostre mani.
Sulla rimanente fronte intensi duelli d’artiglieria fra la Vallarsa e la Val d’Astico, sull’Altipiano d’Asiago e lungo il Piave.
In Conca Laghi (Posina) un groso riparo avversario, appoggiato dal fuoco di numerose batterie attaccò un nostro posto avanzato, ma venne ributtato e lasciò sul terreno cadaveri, armi e materiali.
Nella giornata d’ieri velivoli da bombardamento e da ricognizione e dirigibili dell’Esercito e della R. Marina hanno bombardato con pieno successo campi d’aviazione avversari nella regione dell’Alto Adige e gli impianti e le opere militari della piazzaforte di Pola, lanciandovi complessivamente oltre 6000 Kg. di bombe.
In combattimenti aerei vennero abbattuti 5 apparecchi nemici.
Firmato: DIAZ