30 Agosto, 1917

Assalti al San Gabriele

«Nelle gioie di questa mirabile impresa noi italiani ci sentiamo tutti più grandi, ci sembra quasi di aver assunto un’altra statura. […] Assistiamo a grandi fatti non ancora chiusi. […] Il nemico è fuggito da quei luoghi nella perfetta consapevolezza di non potervi più ritornare». Giornali in brodo di giuggiole.
Il 30 agosto gli italiani prendono di petto l’ostile San Gabriele, ottengono qualche piccolo vantaggio sul versante settentrionale, ma l’esercito austro-ungarico, cocciuto, resiste, anche grazie a nuovi rinforzi.

Sul fronte occidentale il cielo resta d’umore sciagurato. «Il tempo continua tempestoso», lo scrive il Generale Haig nel bollettino britannico. Mai vista un’estate così piovosa: i soldati non marciano sui campi di battaglia, li guadano. Grosse iniziative non ce ne sono: un tentativo tedesco a sud-est di Lens è respinto, ma è impossibile difendersi dal fango.
Un problema opposto, ma altrettanto difficile, dev’essere scarpinare nella fornace a sud-ovest di Gaza, dove manovrano altri britannici.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Respinto un tentativo tedesco di raid notturno sulle linee britanniche a sud-est di Lens.

Fronte italiano

  • Vantaggi degli italiani sulle pendici settentrionali del San Gabriele (fronte dell’Isonzo). 

Fronte asiatico ed egiziano

  • I britannici avanzano su un fronte di 600 metri a sud-ovest di Gaza.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 824 – 30 AGOSTO 1917 - ORE 18:00

Sull’Altipiano di Bainsizza e ad oriente di Gorizia il nemico con poderosi contrattacchi ha tentato di ritoglierci le posizioni recentemente conquistate: venne ovunque ributtato. Le posizioni furono saldamente tenute e in qualche tratto ampliate. Catturammo 561 prigionieri.
I nostri aerei ripeterono con successo il bombardamento delle batterie nemiche nel bosco di Panovizza.
Sul Carso, nella sera del 28, un attacco nemico tra Vippacco e il Dosso Faiti venne infranto dalle nostre truppe.
Lungo la fronte Tridentina, dallo Stelvio alla Carnia, nella giornata del 28 e nella notte sul 29 concentramenti di fuoco e numerose azioni di reparti esploranti mantennero assai desta l’attività combattiva. In regione delle Tofane, l’avversario, dopo intensa preparazione di fuoco, attaccò per tre volte e con grande violenza le nostre posizioni allo sbocco della Val Travenanzes: venne nettamente respinto.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori