13 Luglio, 1914

Classe 1891: richiamata alle armi

Lunedì 13 luglio la classe 1891 viene richiamata sotto le armi dall’esercito italiano. Il motivo non è chiaro, il Ministero esclude ragioni specifiche. Ma allora perché?
La versione ufficiale non soddisfa i curiosi: per via dei vari servizi territoriali, chi si trova attualmente sotto le armi non potrebbe svolgere tutto l’addestramento.
Convincente? Direi di no.
C’è un’altra versione: la situazione in Albania è quasi insostenibile. Il fragile regno, impotente, è scosso da ben due insurrezioni: i musulmani sono intenzionati a riallacciarsi a Costantinopoli; gli epiroti, al momento ben più attrezzati e preoccupanti, strizzano l’occhio ad Atene. Per Roma richiamare la classe del 1891 sarebbe un modo per fare pressione proprio sulla Grecia. La politica estera italiana ha due priorità: il Nord Africa e i Balcani; è geopolitica elementare.

Le tensioni crescono un po’ ovunque. I serbi hanno preso malissimo la morte del Ministro russo Hartwig.

Ma c’è anche uno strano incidente tra Bulgaria e Romania: tre guardie bulgare avrebbero sconfinato, sparando a due soldati rumeni. Con il senno del poi, dei precursori.
Intanto a Vienna si conferma quanto già si sospettava: l’indagine sull’attentato di Sarajevo esclude un coinvolgimento diretto del Governo serbo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Friedrich von Wiesner, funzionario del Ministero degli esteri austro-ungarico, riferisce al Ministro degli esteri Berchtold i risultati dell'indagine sull'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando: non c’è alcuna complicità da parte del Governo serbo.
  • A Belgrado,  per la voce di prossime gravi dimostrazioni di rivoluzionari serbi-macedoni, si diffonde un grande panico fra la colonia austro-ungarica,  che in gran parte ripara a Semlino, al di là del Danubio. Il Ministro austro-ungarico, barone Giesl, allontana anch'esso la sua famiglia e dichiara che in caso di incidenti, l'Austria interverrebbe immediatamente.
  • Il Times denuncia il "fallimento del reclutamento".
  • In Francia, durante una seduta al Senato, il Senatore Humbert, relatore della Commissione per l'esercito francese, fa gravissime rivelazioni sullo stato d'impreparazione dell'esercito francese, confermate in gran parte dal Ministro della guerra.
  • Le Borse cominciano a temere per lo scoppio della guerra: vendita pesante di azioni Canadian Pacific Railway a Berlino.

Parole d'epoca

Friedrich von Wiesner

Funzionario del Ministero degli Esteri Austriaco

Rapporto al Ministro degli Esteri von Berchtold 

“There is nothing to prove or even suppose that the Serbian government is accessory to the inducement for the crime, its preparation, or the furnishing of weapons. On the contrary, there are reasons to believe that this is altogether out of the question.”

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori