2 Agosto, 1914

Prime vittime sul fronte occidentale

La prima parte del piano Schlieffen prevede di aggirare le fortificazioni francesi. Non è troppo complicato, basta attraversare il Lussemburgo e il Belgio.
Il 2 agosto l’esercito tedesco invade il Lussemburgo; non incontra nessuna resistenza. Scontato; c’erano meno abitanti che soldati tedeschi. Ma il Belgio non è così piccolo. Berlino chiede a Bruxelles il permesso di transito, ma è un ultimatum vero e proprio.
Se c’era una possibilità di non coinvolgere la Gran Bretagna ora non c’è più. A Londra il Governo si ricompatta: un’invasione del Belgio significa guerra. Anche l’opinione pubblica è d’accordo. A Trafalgar square i dimostranti pacifisti evaporano.

Germania e Francia non sono ancora in guerra, almeno non formalmente. Una pattuglia tedesca sconfina durante una ricognizione e, nei pressi di Joncherey, entra in contatto con un’unità francese. Il caporale francese Jules-André Peugeot e il sottotenente tedesco Albert Mayer sono le prime vittime del fronte occidentale.

 Nel 1922 Raymond Poincaré, Presidente francese, inaugurerà a Joncherey un monumento commemorativo. Nel discorso definirà l’episodio come un «assassinio». Perché? Semplice, Peugeot è morto il 2 agosto, ma la dichiarazione di guerra verrà consegnata dai tedeschi solo il giorno successivo.

«Trovandosi alcune potenze d’Europa in stato di guerra ed essendo l’Italia in stato di pace con tutte le parti belligeranti, il governo del Re, i cittadini e le autorità del Regno hanno l’obbligo di osservare i doveri della neutralità, secondo le leggi vigenti e secondo i principi del diritto internazionale». Con queste parole Antonio Salandra, Presidente del Consiglio, annuncia la neutralità italiana.
Si può fare, lo consente l’articolo 4: la Triplice alleanza ha una connotazione difensiva; l’Impero asburgico viene considerato aggressore. In più l'Austria-Ungheria non ha voluto accontentarci. Lo scrive chiaro e tondo l’ambasciatore italiano a Vienna: «L’imperatore Francesco Giuseppe preferirebbe abdicare piuttosto che firmare un accordo per la cessione all’Italia del Trentino».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Papa Pio X pubblica un appello al clero e ai cattolici a favore della pace.
  • Ultimatum tedesco al Belgio: la Germania deve passare nel suo territorio per anticipare l’attacco francese in Belgio; chiede quindi di rimanere passivi e richiede una risposta entro 12 ore.
  • Re Alberto del Belgio tiene un Consiglio di Stato per discutere l’ultimatum tedesco. Viene richiamata la Guardia civile.
  • La Germania conclude un trattato d’alleanza con la Turchia.
  • Il Generale von Moltke, Capo di Stato maggiore dal 1906, viene promosso Capo di Stato maggiore delle armate tedesche sul campo. Alle navi tedesche in mare viene ordinato di cercare porti neutrali.
  • Lo Zar dichiara formalmente guerra alla Germania. A Berlino viene ritirato il passaporto all’Ambasciatore russo.
  • Il Governo francese dichiara lo stato d’assedio in Francia e in Algeria e taglia le comunicazioni ferroviarie con la Germania e il Belgio. Anche i socialisti francesi sono favorevoli alla guerra.
  • In Gran Bretagna viene proclamata una moratoria dei debiti. Due riunioni del Gabinetto britannico: durante la seconda riunione il Governo è concorde sul fatto che se il Belgio sarà invaso il Regno Unito dichiarerà guerra.

  • Il Governo inglese garantisce protezione navale alle coste francesi contro l’aggressione tedesca nel Mare del Nord o nel Canale della Manica.
  • Lord Kitchener ordina la censura militare per i giornali britannici.
  • La manifestazione antiguerra a Trafalgar Square termina: anche in Gran Bretagna si diffondono sentimenti pro-guerra.
  • Un decreto reale vieta l'esportazione dall'Italia di molti generi di prima necessità. Sospese anche le operazioni di Borsa sino a nuovo ordine.
  • Il Governo italiano delibera e diffonde una dichiarazione di neutralità e comunica alla Germania che l’accordo della Triplice alleanza si applicherà solo in caso di guerra difensiva. Vengono comunque chiamate alle armi due classi di leva e richiamata la classe 1894.  
  • Il Re del Montenegro firma un ordine di mobilitazione.
  • In Olanda si diffonde la paura d’invasione e si preparano piani di allagamento della nazione per prevenirla.
  • Tedeschi e francesi richiamano i loro riservisti nel paese e dall’estero.
  • In Canada vengono chiamati i riservisti della flotta reale, mentre I volontari canadesi si arruolano per una possibile guerra.
  • L’Imperatore giapponese convoca un concilio e chiede un rapporto sull’esercito; le navi da guerra giapponesi si armano.

Fronte occidentale

  • Schermaglie a Joncherey, prima azione militare sul fronte francese. Una pattuglia uccide dei soldati francesi 10 km oltre il confine, vicino Belfort.
  • Le forze tedesche occupano il Lussemburgo come step preliminare per l’invasione del Belgio, come previsto dal piano Schlieffen.
  • Le guardie belghe vengono disposte sui ponti di Liegi e Namur.

Fronte orientale

  • La Polonia è invasa dai tedeschi, che occupano Kalisz, Częstochowa Będzin.
  • La Prussia orientale è invasa dalle truppe d’assalto russe vicino Schwidden.
  • I russi attraversano il confine tedesco e assaltano una stazione ferroviaria.

Fronte d’oltremare

  • In Kiao-Chau i tedeschi dichiarano la legge marziale.

Operazioni navali

  • Combattimenti fra incrociatori russi e tedeschi vicino Libau (Liepāja), che è bombardata dall’incrociatore leggero tedesco "Augsburg".
  • La flotta navale tedesca cattura la nave delle Linee Wilson “Castro” e un corriere mercantile.

Parole d'epoca

Papa Pio X

Esortazione Dum Europa a tutti i cattolici del mondo per implorare la cessazione della guerra europea appena scoppiata

“Mentre l’Europa quasi tutta intera è trascinata nella tormenta di una guerra deprecabile fra tutte, di cui nessuno può immaginare i pericoli, i massacri e le conseguenze senza sentirsi angosciato dal dolore e dallo spavento, Ci è impossibile non esserne profondamente segnati, anche Noi, e di non sentirCi l’anima dilaniata dal più violento dolore, nella Nostra sollecitudine per la salvezza e la vita di tanti individui e popoli. […]
Esortiamo tutti i cattolici del mondo a ricorrere al trono di grazie e di misericordia [di Cristo, Principe della Pace].”

Agenda diplomatica

LA RICHIESTA DI LIBERO PASSAGGIO DELLA GERMANIA AL BELGIO

Consegnata dall'ambasciatore tedesco a Brussels von Below Saleske a  M. Davignon, ministro degli esteri belga

2 August 1914

Very Confidential

Reliable information has been received by the German Government to the effect that French forces intend to march on the line of the Meuse by Givet and Namur.  This information leaves no doubt as to the intention of France to march through Belgian territory against Germany.
The German Government cannot but fear that Belgium, in spite of the utmost goodwill, will be unable, without assistance, to repel so considerable a French invasion with sufficient prospect of success to afford an adequate guarantee against danger to Germany.


It is essential for the self-defence of Germany that she should anticipate any such hostile attack.  The German Government would, however, feel the deepest regret if Belgium regarded as an act of hostility against herself the fact that the measures of Germany's opponents force Germany, for her own protection, to enter Belgian territory.
In order to exclude any possibility of misunderstanding, the German Government make the following declaration:

One
Germany has in view no act of hostility against Belgium. In the event of Belgium being prepared in the coming war to maintain an attitude of friendly neutrality towards Germany, the German Government bind them selves, at the conclusion of peace, to guarantee the possessions and independence of the Belgian Kingdom in full.

Two
Germany undertakes, under the above-mentioned condition, to evacuate Belgian territory on the conclusion of peace.

Three
If Belgium adopts a friendly attitude, Germany is prepared, in cooperation with the Belgian authorities, to purchase all necessaries for her troops against a cash payment, and to pay an indemnity for any damage that may have been caused by German troops.

Four
Should Belgium oppose the German troops, and in particular should she throw difficulties in the way of their march by a resistance of the fortresses on the Meuse, or by destroying railways, roads, tunnels, or other similar works, Germany will, to her regret, be compelled to consider Belgium as an enemy.

In this event, Germany can undertake no obligations towards Belgium, but the eventual adjustment of the relations between the two States must be left to the decision of arms.
The German Government, however, entertain the distinct hope that this eventuality will not occur, and that the Belgian Government will know how to take the necessary measures to prevent the occurrence of incidents such as those mentioned. In this case the friendly ties which bind the two neighbouring States will grow stronger and more enduring.

 

TRATTATO DI ALLEANZA TRA LA GERMANIA E LA TURCHIA

Constantinople, August 2, 1914

1. The two contracting parties agree to observe strict neutrality in regard to the present conflict between Austria-Hungary and Serbia.

2. In case Russia should intervene with active military measures, and should thus bring about a casus foederis for Germany with relation to Austria-Hungary, this casus foederis would also come into existence for Turkey.

3. In case of war, Germany will leave her military mission at the disposal of Turkey.  The latter, for her part, assures the said military mission an effective influence on the general conduct of the army, in accordance with the understanding arrived at directly between His Excellency the Minister of War and His Excellency the Chief of the Military Mission.

4. Germany obligates herself, if necessary by force of arms Ottoman territory in case it should be threatened.

5. This agreement which has been concluded for the purpose of protecting both Empires from international complications which may result from the present conflict goes into force as soon as it is signed by the above-mentioned plenipotentiaries, and shall remain valid, together with any similar mutual agreements, until December 31, 1918.

6. In case it shall not be denounced by one of the high contracting parties six months before the expiration of the term named above, this treaty shall remain in force for a further period of five years.

7. This present document shall be ratified by His Majesty the German Emperor, King of Prussia, and by His Majesty the Emperor of the Ottomans, and the ratifications shall be exchanged within a period of one month from the date of its signing.

8. The present treaty shall remain secret and can only be made public as a result of an agreement arrived at between the two high contracting parties.

In testimony whereof, etc.
 

Baron von Wangenheim (for Germany)

Said Halim (for Turkey)

 

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori