29 Novembre, 1914

Sacrificata Belgrado

Nel teatro balcanico l’esercito austro-ungarico avanza ancora; la Serbia affronta il peggior momento dall’inizio del conflitto e il 29 novembre ordina l’evacuazione di Belgrado. È una decisione dolorosa: abbandonare la vecchia e storica capitale non è facile, ma provare a difenderla sarebbe un suicidio. C’è poco da fare, i padroni di casa non riescono a respingere gli invasori, soffrono e arretrano.

Sul fronte occidentale si registra qualche successo Alleato: eventi locali, circoscritti, parliamo di pochi metri, ma nelle Argonne l’esercito francese ha completato il recupero di tutti i territori persi tra settembre e ottobre. Bene, ma c’è anche un’altra chiave di lettura: gli ultimi due mesi di guerra sono stati quindi inutili, si è tornati al punto di partenza. Sembra quasi un grande e brutale gioco dell’oca: lanci i dadi, due passi avanti, salti un turno, torni indietro.
I tedeschi rispondono con un violento attacco nella regione di Ypres: vengono ancora respinti, per ora non si passa.
Gli Alleati hanno un altro problema da risolvere: la Germania ha portato i suoi sottomarini fino alla costa di Le Havre, minacciando una delle principali “autostrade” marittime.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Re Giorgio V lascia l’Inghilterra per una visita alle armate in Francia.

Fronte occidentale

  • Ypres: respinto un forte attacco tedesco.
  • Argonne: i francesi completano il recupero di tutti i territori presi dai tedeschi dal 15 settembre al 21 ottobre.

Fronte orientale

  • Polonia: i tedeschi bombardano Lodz.

Fronte meridionale

  • Serbia: comincia l’evacuazione di Belgrado da parte dei serbi.

Operazioni navali

  • Sottomarini tedeschi appaiono vicino a Le Havre.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori