Mobilitazione generale
«Sua Maestà il Re ha decretato la mobilitazione generale dell’esercito e della marina e la requisizione dei quadrupedi e dei veicoli. La mobilitazione è stata fissata per il 23 corrente». Con questo comunicato Vittorio Emanuele III prepara il paese al conflitto. Il 22 maggio il Regio Governo apre all’arruolamento volontario, in qualsiasi corpo dell’esercito e per tutta la durata del conflitto. Nelle provincie di Sondrio, Brescia, Verona, Vicenza, Belluno, Udine, Venezia, Treviso, Padova, Mantova, Ferrara e in quelle dell’Adriatico viene proclamato lo stato di guerra.
Il comando delle operazioni militari è affidato al Generale Luigi Cadorna, Capo di Stato maggiore. È un patrizio, proviene da una famiglia “di tradizione”, ma soprattutto è un figlio del Risorgimento: Raffaele, l’ascetico padre, comandava il V corpo d’armata nella presa di Roma. Se il tuo modello è considerato un “eroico liberatore” e tu di mestiere fai il soldato, quel cognome sulle spalle pesa di più. Cadorna è il prodotto della rigida educazione paterna: a volte impulsivo, di una severità estrema, è cresciuto da militare tra militari. Le promozioni se l’è fin qui guadagnate tutte. Sulla carta il suo curriculum non è affatto malvagio, anzi. Ora dovrà dimostrarlo nella prova più dura: il fronte, il battesimo del fuoco.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Re d’Italia, con un decreto, dichiara in “stato di guerra” i territori di alcune provincie del Regno e con un altro ordina, a partire dal giorno successivo, la mobilitazione generale dell'esercito e della marina e la requisizione di quadrupedi e veicoli.
- Si aprono arruolamenti volontari per la durata della guerra in tutti i corpi del Regio Esercito italiano.
- Il Consiglio dei Ministri affida il comando delle operazioni militari al Generale Luigi Cadorna.
Fronte occidentale
- Battaglia di Festubert: i britannici avanzano a sud di La Quinque Rue.
- Raid aereo tedesco su Parigi, lievi danni.
Operazioni navali
- La nave da guerra russa “Penteleimon” viene silurata nel Mar Nero.