14 Agosto, 1915

Serve un piano B

Scaramucce: sono loro le protagoniste del bollettino pubblicato il 14 agosto. «In Cadore, la vicinanza delle nostre linee a quelle dell’avversario, per effetto dei progressi della nostra recente offensiva, dà luogo a frequenti piccoli attacchi e contrattacchi da ambo le parti». Firmato Cadorna.
Spesso i quotidiani del “bel paese” danno cittadinanza alle voci più disparate, del resto controllarne le fonti è complicato. La Tribuna scrive: «Per cancellare da Trieste ogni vestigia di italianità, (gli austriaci) avrebbero pensato di cambiare il nome della città in Franz Josephshafen (Porto Francesco Giuseppe)».

A far perdere il sonno all’Intesa è soprattutto il fronte orientale. Quasi tutti gli analisti davano per buona l’idea russa di trincerarsi lungo la linea da Kaunas a Brest-Litovsk, passando per Hrodna; appoggiarsi a queste tre fortezze e ripartire da lì. Ma il recente sviluppo degli eventi rischia di mandare a monte l’intero piano: a far vacillare l’ipotesi basterebbe l’ordine di evacuazione di Vilnius, circa 100 km a est di Kaunas. Quest’ultima, tra l’altro, è ormai sommersa da un uragano di fuoco; i destini della città si fanno ogni giorno più pericolanti.
No, la minaccia dell’accerchiamento non è ancora stata sventata.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • 19 areoplani francesi bombardano la valle di Spada (Saint-Mihiel, Meuse).

Fronte orientale

  • Respinta una sortita russa da Kaunas.
  • Truppe austro-tedesche attraversano il Nurzec.
  • Attacco russo vicino Chernivtsi (Bucovina)

Fronte asiatico ed egiziano

  • I turchi sono sconfitti dai russi a Passin (Caucaso).

DAL FRONTE

La lotta oltre i confini del Cadore diviene più intensa. Nella zona del Monte Piana il nemico in forze ed appoggiato da numerose artiglierie tentò ieri la riscossa contro le posizioni onde era stato snidato il giorno innanzi; dopo accanito combattimento fu ricacciato con gravi perdite. In valle di Oberbacher Kanzel poco a sud-est dell'Oberbaker Spitz e vi si afforzarono, mentre un altro riparto occupava un importante nodo di comunicazioni montane ad occidente di Forcella Cengia.
Sull'Isonzo è stato iniziato dalle nostre artiglierie il tiro di demolizione contro le opere a difesa della Conca di Plezzo. Una batteria nemica postata ed abilmente dissimulata in caverna, sullo Svinjak, venne ieri colpita in pieno.
Sul Carso, nella notte sul 13, l' avversario lanciò numerosi razzi luminosi sulle nostre posizioni, senza per altro pronunciarvi alcun attacco. Le nostre artiglierie continuano la metodica distruzione dei trinceramenti nemici. Alcuni di questi, antistanti alla nostra occupazione di Sei Busi, vennero sconvolti; i difensori messi in fuga e colpiti poi in maggior parte da tiri a «shrapnel» o di fucileria. Velivoli nemici hanno in questi giorni volato con frequenza sulla regione dell'Isonzo; le nostre batterie antiaeree li ricacciarono sempre con tiri efficaci.

Firmato: CADORNA

DAL FRONTE

Azioni navali del 14 agosto 1915
Rapporti giunti oggi danno questi particolari sull’affondamento del sommergibile austriaco U 3:Nelle ore antimeridiane del 12 corrente un nostro incrociatore ausiliario in crociera nel basso Adriatico fu attaccato dall’U 3. L’incrociatore riuscì, con opportuna manovra, a schivare i due siluri lanciatigli contro dal sommergibile e ad investirlo con la prua senza però determinarne l’affondamento. Una squadriglia di nostri caccia torpediniere, della quale faceva parte il cacciatorpediniere francese Bisson, fu inviata a dare la caccia al sommergibile.Nelle ore pomeridiane del 13 il Bisson riusciva a rintracciare l’U 3 che era avariato e lo cannoneggiava affondandolo; salvava, facendoli prigionieri, il comandante in secondo e undici uomini dell’equipaggio.
Recenti comunicati austriaci affermano che la nostra marina ha perduto il sommergibile Nautilus, il Nereide ed un altro del quale non si fa il nome.Il Nautilus non ha mai ricevuto alcun danno e presta servizio.Pel Nereide non sembra che l’affondamento debba ascriversi all’offesa nemica, tutte le apparenze lasciando invece ritenere che sia rimasto sul fondo a causa di un mancato funzionamento di qualche congegno. Quando saranno accertati i fatti verranno ufficialmente comunicati.Nessun altro sommergibile è mancato all’appello.Si afferma altresì da Vienna la distruzione della nostra torpediniera 3 P. N. Anche ciò è falso: essa non è mai stata danneggiata e presta normalmente servizio.Sono poi insussistenti i gravi danni che sarebbero stati arrecati lungo la nostra costa dal bombardamento di due cacciatorpediniere nemiche e che sarebbero stati inflitti nonostante l’opposizione di artiglierie terrestri di medio calibro in località dove non sono mai esistite.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori