Diplomazia, questa sconosciuta
Il 16 novembre le truppe russe entrano a Teheran, mentre i bulgari occupano Prilep e il passo di Babuna. Ma a tener banco è la stampa Alleata, stanca dei tentennamenti, dell’ambiguità greca. I suggerimenti non mancano: «Bisognerebbe ricordare a Re Costantino che Atene non è fuori portata della flotta Alleata nell’Egeo».
Come dite? Potrebbe suonare come una minaccia? Già, sembra anche a me: diplomazia, questa sconosciuta.
Tra l’altro le operazioni nei Balcani e nei Dardanelli non piacciono proprio a tutti. Il Colonnello Repington, critico militare del Times, è appena appena caustico al riguardo: «Dobbiamo finirla con le imprese da cavalieri di ventura e con le gite turistiche. Bisogna concentrarsi solo sul fronte occidentale».
In una giornata così “fumantina” non poteva mancare un contributo dagli Stati Uniti: oltreoceano è Teddy Roosevelt contro tutti.
L’affondo colpisce l’Intesa, la Germania e il Presidente americano Wilson: «In tutta la questione balcanica, la diplomazia Alleata è stata troppo ottimista e leale, soprattutto verso il machiavellismo bulgaro. […] La Germania calpestò con cinismo insopportabile i diritti dei neutri e le convenzioni internazionali che gli Stati Uniti si erano impegnati a osservare e far rispettare. […] Se fossi stato Presidente al momento del siluramento del Lusitania, o dei raid su Parigi e Londra contro la popolazione civile, avrei agito».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte meridionale
- I bulgari ripiegano dal fiume Crna dopo essere stati sconfitti dai francesi.
- L'esercito bulgaro conquista Il Passo di Babuna e Prilep (Macedonia).
- I serbi si ritirano ovunque, dirigendosi verso il Montenegro e l'Albania.
- Evacuata Monastir (Bitola).
Fronte asiatico ed egiziano
- Truppe russe entrano a Teheran (Persia).
- Sconfitta turca al lago Urmia, a ovest di Tabriz.
Operazioni navali
- La nave ospedale inglese “Angilia” viene affondata da una mina nel Canale della Manica, a largo di Dover, 85 perdite.
DAL FRONTE
In Valle d'Adige nel mattino del 14 fu ampliata e rafforzata l' occupazione della costa montana che da Zugna Torta degrada verso Rovereto sulla sinistra del torrente Leno di Vallarsa. Subito il nemico aprì violento fuoco di artiglieria dal Monte Ghello e lanciò poi le fanterie all' attacco, ma fu respinto.
In valle Padola nuclei nemici che tentavano d' avvicinarsi alle nostre posizioni furono ricacciati e lasciarono nelle nostre mani alcuni prigionieri.
In Valle Fella un nostro riparto s' incontrò presso Lusora con truppe nemiche che assalì e disperse. L' avversario in fuga abbandonò fucili e munizioni.
Sul Carso ieri intensa azione delle opposte artiglierie. Quella nemica bersagliò tutto il giorno le posizioni da noi recentemente occupate, senza riuscire ad impedirne il rafforzamento per parte delle nostre truppe.
Nella zona del Monte San Michele il nemico pronunciò con grandi forze due successivi violenti attacchi contro le nostre linee. Fu ogni volta arrestato dal fuoco preciso e celere delle nostre artiglierie e dovette infine ripiegare con grandi perdite.
Firmato: CADORNA