20 Novembre, 1915

Basta così, Atene sotto blocco

La pazienza degli Alleati si esaurisce il 20 novembre. Le Potenze dell’Intesa proclamano il blocco economico-commerciale ai danni della Grecia: la flotta anglo-francese prende posizione nell’Egeo e il prestito richiesto da Atene viene congelato. La nota dell’Ambasciata britannica menziona «l’atteggiamento equivoco espresso dal Governo ellenico». Poi arriva la precisazione: «Non si vuole forzare la Grecia a uscire dalla neutralità», le sanzioni saranno sospese appena sarà fatta chiarezza. Re Costantino riceve Lord Kitchener e prova a rassicurarlo, ma non basta.
Per Atene il guaio è grosso: è isolata dal mondo e non ha le risorse per tirare avanti a lungo.
Il tempismo della diplomazia Alleata non è casuale: il Generale Sarrail, al Comando del Corpo di spedizione balcanico, non è riuscito a congiungersi con il grosso delle forze serbe e ordina di ripiegare. In Inghilterra si considera ormai persa la partita. Sì, ma ripiegare dove? Eh già, proprio in Grecia.

 Oltre ad Atene, anche la Romania, l’altra neutrale, ha i suoi grattacapi diplomatici: gli Imperi centrali hanno chiesto il permesso di navigazione sulle acque rumene del Danubio; Bucarest tiene duro e rifiuta.

Sul fronte dell’Isonzo fanno ben sperare i progressi italiani: le postazioni austro-ungariche sulle alture di Oslavia vengono conquistate, in particolare “Quota 188”; più incerte le sorti sul Carso.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • La delegazione britannica ad Atene annuncia che gli Alleati, vista la condotta del Governo greco, hanno proclamato il blocco commerciale della Grecia.
  • Arriva ad Atene lord Kitchener, subito ricevuto da Re Costantino. Il Sovrano greco e il Governo assicurano che la Grecia non attaccherà mai le truppe Alleate.
  • Il Governo rumeno rifiuta il permesso di transito sul Danubio alle navi da guerra degli Imperi centrali.

Fronte italiano

  • A nord-ovest di Gorizia gli italiani conquistano le alture circostanti Oslavia, facendo centinaia di prigionieri; espugnata "Quota 188".
  • Lotta accanita e sanguinosa anche sull'altopiano carsico.
  • Raid austro-ungarico su Verona e Udine.

Fronte meridionale

  • Il Generale Sarrail, avendo tentato invano il congiungimento delle sue truppe con i serbi, è costretto a preparare il ripiegamento.

Fronte d’oltremare

  • I tedeschi ammassano forze nell’Africa orientale.

DAL FRONTE

In Valle Cordevole il giorno 18 dopo intensa preparazione delle artiglierie, il nemico lanciò numerose forze all' attacco della vetta del Col di Lana. Fu respinto, contrattaccato e volto in fuga con gravissime perdite e abbandonò sul luogo dell' azione armi e munizioni e bombe amano.
In Carnia è segnalata grande attività delle opposte artiglierie.
Lungo la fronte dell' Isonzo la lotta continuò ieri con vigore.
Nel settore di Zagora i nostri espugnarono un forte sbarramento in fondo alla valle e vi presero 37 prigionieri.
Nella zona di Gorizia continuò intenso il bombardamento da parte delle nostre artiglierie e fu iniziato con successo l' attacco delle alture a nord-est di Oslavia.
Sul Carso, dopo un brillante assalto, le nostre fanterie misero saldo piede su d' un tratto della cresta del Monste San Michele fra la terza e la quarta vetta. Violenti contrattacchi nemici diretti a riprendere le perdute posizioni, benché preceduti ed accompagnati da fuoco intenso e concentrato di numerose batterie, s' infransero tutti contro la ferma resistenza dei nostri. Furono presi al nemico 75 prigionieri.

Continuano le incursioni di velivoli nemici. Uno di essi fu ieri abbattuto dai tiri dei nostri antiaerei nella zona di Milegna sull' altopiano a nord-ovest di Arsiero; pilota ed osservatore furono trovati morti. Una nostra squadriglia volò ieri sul campo nemico di aviazione di Aisovizza e vi lanciò 100 bombe, devastandolo. I velivoli ritornarono incolumi.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori