Atene contro tutti
La Grecia è sull’orlo di una crisi di nervi. Atene protesta contro tutto e tutti: si lamenta con gli Imperi centrali per il bombardamento di Salonicco e accusa l’Intesa di non rispettare la sovranità nazionale ellenica, di aver rapito i diplomatici stranieri e di occupare isole e territori greci a piacimento; l’ultimo in ordine di tempo è Kastellorizo, vicino Rodi.
Trascurabili gli esiti delle proteste. Bisogna dirlo, la Grecia avrebbe ragione da vendere, ma le Potenze in guerra percepiscono le sue rimostranze come un fastidioso e informe sottofondo di bla bla bla.
“Che hanno detto?” - “Non lo so, fai finta di niente”.
Per chi conta davvero, Atene ha una credibilità internazionale pari a zero: a Londra e a Parigi la Grecia è ormai considerata “vassalla” dell’Intesa e guidata da un Governo illegittimo; la considerazione accordata da Berlino, Vienna e Sofia non è certo migliore.
Sul fronte orientale i russi portano avanti il tentativo di offensiva in Galizia e in Bucovina, ma in Austria-Ungheria fanno più rumore le voci provenienti da Budapest: il Parlamento magiaro sarebbe diviso, le opposizioni a Tisza crescenti.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Campagna stampa anti-Alleati in Grecia; il Governo protesta contro l'arresto dei consoli a Salonicco.
Fronte orientale
- L’offensiva russa si sviluppa in Bucovina e nella Galizia orientale.
DAL FRONTE
Nella regione del Lagazuoi al nord del Passo di Falzarego il nemico fece brillare alcune mine provocando la caduta di una valanga e franamento di rocce che non ci produssero però alcun danno. Sul Carso, il giorno 2, il nemico pronunciò un attacco contro le nostre posizioni del Monte S. Michele, ma fu respinto con gravi perdite.
Firmato: CADORNA




