14 Aprile, 1916

Dolomiti: santuario di Madre Natura

Ci sono luoghi dove Madre Natura ha voluto strafare, esagerare in bellezza; dove troneggia nelle sue forme, nelle sue architetture; dove si è accomodata e ha detto: “Signori, adesso sgranate gli occhi e restate a bocca aperta. Questo è il mio regno”.
La Marmolada è un gigante. Combattere sul suo enorme dorso, imbiancato da nevi perenni, ti fa sentire piccolo piccolo. Quello è il superattico delle Dolomiti, un santuario primordiale scolpito nella roccia, scintillante come il suo ghiacciaio al sole, accecante. Lì il cielo sembra più vicino, più blu. E il panorama è unico.
Italiani e austro-ungarici lottano per l’illusione di possederne il dominio, ma in realtà quello è patrimonio dell’umanità, come stabilito dall’UNESCO nel 2009. I passi, le cime, le selle, tutto passa di mano più volte. Il 14 aprile conquistiamo Piz Serauta, a guidare gli italiani c’è Menotti Garibaldi.
Una cinquantina di chilometri a sud-ovest e svariati metri più a valle, continuano le operazioni in Valsugana.

Attacchi e contrattacchi si susseguono tra il torrente Maggio e il Monte Collo. L’intenso fuoco di artiglieria costringe gli italiani a ripiegare dalle nuove posizioni di Sant’Osvaldo.

Negli Stati Uniti l’ultima nota tedesca ha destato una pessima impressione; qualcuno la definisce «sconclusionata e impertinente». Il Governo studia come rispondere a Berlino, ma per ora Wilson non vuole immischiarsi nella guerra. Anche perché questa è l’idea della maggioranza degli elettori americani, isolazionisti per natura.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo degli Stati Uniti approva la nota del Presidente Wilson alla Germania riguardante la campagna dei sottomarini.
  • Consiglio di Gabinetto inglese sul Military Service Act.

Fronte italiano

  • In Valsugana le truppe italiane respingono vittoriosamente un fortissimo attacco austro-ungarico contro le posizioni avanzate del Torrente Maggio e Monte Collo. Per il violento fuoco delle artiglierie nemiche sono ritirate le truppe dalle posizioni di Sant’Osvaldo.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Costantinopoli e Adrianopoli subiscono un attacco aereonavale della Royal Naval Air Service, proveniente da Mudros.
  • Il Generale Gorringe respinge i turchi sulla riva destra del Tigri.

Fronte d’oltremare

  • I britannici occupano Salanga (Africa orientale tedesca).

Parole d'epoca

Canti di Guerra

Adamello

Adamello Adamello Adamello,
per venirti a conquistar
traversando i laghi Pian di Neve
sotto il fuoco, mitraglia e cannon.

Traversando a poco a poco
una palla mi sento a ferir,
soccorretemi compagni portaferiti
ed in quattro mi portan all'ospedal.

All'ospedale appena arrivato
l'infermiere mi addormentò
e dopo il sogno mi son risvegliato
ed una gamba mi sento mancar.

Compiangetemi signore e signori,
gamba di legno non può camminar,
sui vent'anni ero un buon minatore
ora adesso son bell'e rovinà.

DAL FRONTE

Nella zona dell'Adamello, imperversando forte la tormenta, arditi nostri riparti attaccarono il giorno 11 le posizioni nemiche sulla cresta rocciosa di Lobbia Alta e Desson di Genova emergente da ghiacci ad oltre 3300 metri di altitudine. Alla sera del 12 le posizioni erano completamente espugnate e subito rafforzate dai nostri. Furono presi al nemico 31 prigionieri tra i quali un ufficiale ed una mitragliatrice.
Consueta attività delle artiglierie in Trentino, in Carnia e nell'Alto Fella.
Nella Conca di Plezzo la notte sul 13 il nemico rinnovò l'attacco contro le nostre posizioni di Ravnilaz, ma fu ancora respinto.
Sul Mrzli (Monte Nero) un attacco iniziato dall'avversario nella mattinata di ieri si prolungò per tutto il giorno con alterne vicende. A sera le nostre truppe, con ultimo vigoroso assalto, appoggiate da tiri efficaci delle artiglierie, ributtarono definitivamente il nemico dalle contrastate trincee.
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia e sul Carso calma relativa.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori