Pasubio conteso
Aver conquistato il Dente del Pasubio scatena l’immediata reazione asburgica. Vienna rivuole il suo caposaldo sulla vetta incappucciata di neve, soprattutto con l’inverno alle porte. Il Comando austro-ungarico non bada a spese, né a sacrifici e lancia subito un’infinita serie di contrattacchi. I nostri alpini lasciano avvicinare le colonne nemiche per poi colpirle con qualsiasi cosa. «L’avversario riuscì persino a irrompere nella ridotta del dente, ma fu respinto con furiosi corpo a corpo».
Sui Carpazi i rumeni riescono ad arrestare l’avanzata degli Imperi centrali. Ma niente tregua a Bucarest, non c’è il tempo di respirare. Il 19 ottobre Mackensen torna a farsi sentire in Dobrugia: l’artiglieria bulgaro-tedesca ruggisce e annuncia l’inizio della seconda battaglia di Cobadin, è una nuova offensiva, un nuovo cambio di fronte.
A Boulogne, a debita distanza dai campi di battaglia, si riunisce una conferenza anglo-francese. Gli Alleati riconoscono il Governo Provvisorio venizelista, dando vita a un curioso equivoco: Londra e Parigi legittimano sia il Gabinetto greco, sia quello rivoluzionario, in aperta opposizione al primo.
Ma a preoccupare l’Intesa sono sempre le mosse di Re Costantino: il sovrano ha voluto una strana concentrazione di uomini e munizioni a Larissa, alle spalle dell’esercito di Sarrail, lanciato su Monastir.
Davide Sarori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Conferenza degli Alleati a Boulogne: riconosciuto il Governo Provvisorio venizelista di difesa nazionale.
Fronte occidentale
- I francesi restituiscono dei prigionieri.
Fronte italiano
- Duri scontri sul Dente del Pasubio (Trentino), respinto contrattacco asburgico.
Fronte meridionale
- Avanzata austro-tedesca fermata sui passi della Transilvania.
- Pesante bombardamento bulgaro-tedesco in Dobrugia.
- Sul fronte rumeno inizia la Seconda battaglia di Cobadin.
- Ulteriore successo serbo a nord di Brod.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici conquistano l’oasi di Bahariya (290 km. a sud-ovest del Cairo).
Fronte d’oltremare
- Africa orientale: ripulita l’ultima posizione tedesca a nord della ferrovia centrale.
- I tedeschi cominciano l’offensiva a Iringa e nel distretto del fiume Ruhuje. Il Generale van Deventer si congiunge con il Generale Northey.
Parole d'epoca
Fiori di trincea. Diario vissuto da un cappellano di fanteria
di Don Giovanni Folci
Mattinata di sole, paesaggio incantevole. Nella piana e sui colli dattorno occhieggiano bianche le rovine di paesi e borgate, dalle quali, a tratti ancora, si incalzano colonne nere di fumo per scoppio di granate. Sulla linea nostra calma quasi assoluta. Radi colpi di cannone austriaco sulla città e più nei sobborghi. Nell'aria fresca fremono i motori di aeroplani nostri e austriaci che nel pomeriggio e specie verso sera vanno moltiplicandosi.
Succedono piccole battaglie aeree, emozionanti. Nessun danno né per gli uni né per gli altri.
DAL FRONTE
Sul monte Pasubio attacchi e contrattacchi inframmezzati da bombardamenti di estrema violenza si succedono quasi incessantemente. Nella mattinata di ieri l' avversario riuscì anche ad irrompere nella ridotta del «Dente» tosto ributtato con un furioso corpo a corpo. Un centinaio di prigionieri, fra i quali 9 ufficiali, un cannone ed un obice da 105 presi al nemico attestano del valore delle nostre truppe nell'aspra giornata. Sulla rimanente fronte semplici azioni delle artiglierie. Sul Carso in piccoli scontri prendemmo alcuni prigionieri ed una mitragliatrice. Velivoli nemici lanciarono bombe su Borgo Carinzia e sulle nostre linee ad est di Gorizia senza far vittime nè danni. Sul Castel San Giovanni (Ivanigrad) ad ovest di Cominiano nostri aviatori incendiarono un aerostato nemico in osservazione.
Firmato: CADORNA