19 Ottobre, 1916

Pasubio conteso

Aver conquistato il Dente del Pasubio scatena l’immediata reazione asburgica. Vienna rivuole il suo caposaldo sulla vetta incappucciata di neve, soprattutto con l’inverno alle porte. Il Comando austro-ungarico non bada a spese, né a sacrifici e lancia subito un’infinita serie di contrattacchi. I nostri alpini lasciano avvicinare le colonne nemiche per poi colpirle con qualsiasi cosa. «L’avversario riuscì persino a irrompere nella ridotta del dente, ma fu respinto con furiosi corpo a corpo».
Sui Carpazi i rumeni riescono ad arrestare l’avanzata degli Imperi centrali. Ma niente tregua a Bucarest, non c’è il tempo di respirare. Il 19 ottobre Mackensen torna a farsi sentire in Dobrugia: l’artiglieria bulgaro-tedesca ruggisce e annuncia l’inizio della seconda battaglia di Cobadin, è una nuova offensiva, un nuovo cambio di fronte.

A Boulogne, a debita distanza dai campi di battaglia, si riunisce una conferenza anglo-francese. Gli Alleati riconoscono il Governo Provvisorio venizelista, dando vita a un curioso equivoco: Londra e Parigi legittimano sia il Gabinetto greco, sia quello rivoluzionario, in aperta opposizione al primo.

Ma a preoccupare l’Intesa sono sempre le mosse di Re Costantino: il sovrano ha voluto una strana concentrazione di uomini e munizioni a Larissa, alle spalle dell’esercito di Sarrail, lanciato su Monastir.

Davide Sarori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Conferenza degli Alleati a Boulogne: riconosciuto il Governo Provvisorio venizelista di difesa nazionale.

Fronte occidentale

  • I francesi restituiscono dei prigionieri.

Fronte italiano

  • Duri scontri sul Dente del Pasubio (Trentino), respinto contrattacco asburgico.

Fronte meridionale

  • Avanzata austro-tedesca fermata sui passi della Transilvania.
  • Pesante bombardamento bulgaro-tedesco in Dobrugia.
  • Sul fronte rumeno inizia la Seconda battaglia di Cobadin.
  • Ulteriore successo serbo a nord di Brod.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I britannici conquistano l’oasi di Bahariya (290 km. a sud-ovest del Cairo).

Fronte d’oltremare

  • Africa orientale: ripulita l’ultima posizione tedesca a nord della ferrovia centrale.
  • I tedeschi cominciano l’offensiva a Iringa e nel distretto del fiume Ruhuje. Il Generale van Deventer si congiunge con il Generale Northey.

Parole d'epoca

Fiori di trincea. Diario vissuto da un cappellano di fanteria

di Don Giovanni Folci

Mattinata di sole, paesaggio incantevole. Nella piana e sui colli dattorno occhieggiano bianche le rovine di paesi e borgate, dalle quali, a tratti ancora, si incalzano colonne nere di fumo per scoppio di granate. Sulla linea nostra calma quasi assoluta. Radi colpi di cannone austriaco sulla città e più nei sobborghi. Nell'aria fresca fremono i motori di aeroplani nostri e austriaci che nel pomeriggio e specie verso sera vanno moltiplicandosi. 
Succedono piccole battaglie aeree, emozionanti. Nessun danno né per gli uni né per gli altri.

 

DAL FRONTE

Sul monte Pasubio attacchi e contrattacchi inframmezzati da bombardamenti di estrema violenza si succedono quasi incessantemente. Nella mattinata di ieri l' avversario riuscì anche ad irrompere nella ridotta del «Dente» tosto ributtato con un furioso corpo a corpo. Un centinaio di prigionieri, fra i quali 9 ufficiali, un cannone ed un obice da 105 presi al nemico attestano del valore delle nostre truppe nell'aspra giornata. Sulla rimanente fronte semplici azioni delle artiglierie. Sul Carso in piccoli scontri prendemmo alcuni prigionieri ed una mitragliatrice. Velivoli nemici lanciarono bombe su Borgo Carinzia e sulle nostre linee ad est di Gorizia senza far vittime nè danni. Sul Castel San Giovanni (Ivanigrad) ad ovest di Cominiano nostri aviatori incendiarono un aerostato nemico in osservazione.
Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori