5 Dicembre, 1916

Crisi irreversibile a Londra

«Come del buon vino annacquato». Commento bisbigliato a denti stretti nei corridoi di Montecitorio. Il tanto atteso intervento del Presidente Boselli alla Camera dei Deputati è prolisso e retorico. Anche troppo. Persino i giornali, intrisi e soggiogati da patriottismo, propaganda e censura, sono costretti ad ammetterne l’eccessiva pesantezza: «A un certo punto del discorso l’interesse venne a languire. La Camera si manifestò disattenta e stanca». Boselli dice tutto quello che può dire, ovvero poco di interessante e nulla di nuovo: «L’auspicata vittoria finale ci assicurerà il domino dell’Adriatico e i diritti imprescindibili della nostra nazionalità sull’opposta sponda. […] Noi prevediamo un’operosa e cordiale collaborazione tra l’Italia, la Serbia e il Montenegro. […] L’Italia è potenza marittima e i suoi interessi mediterranei furono sempre oggetto della nostra attenzione».
La seduta del 5 dicembre si conclude con la commemorazione dei caduti e dei martiri. Compreso Friedrich Adler, l’assassinio del Premier austriaco Karl von Stürgkh. A mio modesto parere uno scivolone.


Ma le notizie di politica italiana sono nulla in confronto a quelle londinesi. La crisi di Governo è irreversibile. Le posizioni del Premier Asquith sono inconciliabili con le richieste di Lloyd George, il Ministro della Guerra si dimette e il Gabinetto collassa. Assodato il fallimento, anche Asquith rassegna le dimissioni e lascia il timone britannico dopo oltre otto anni e mezzo.

Dal fronte balcanico ci si aspetta solo l’inevitabile fine rumena. I padroni di casa abbandonano la resistenza a sud del Passo Predeal; gli austro-tedeschi avanzano verso Ploieşti e s’impossessano di Târgoviște con annessa ferrovia. Mackensen chiede la resa di Bucarest, ma l’offerta è rifiutata. Il Comando russo-rumeno deve guadagnare tempo per completare l’evacuazione della città e affida ad azioni di retroguardia il compito di coprire la ritirata.
Oltre cento chilometri più a ovest, nella regione dell’Olt, i superstiti dell’esercito rumeno di Orşova, tagliati fuori da giorni, tentano un disperato attacco per rompere l’isolamento.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Dimissioni del Premier britannico Asquith, precedute da quelle di Lloyd George.
  • Un ordine del Governo britannico proibisce alle navi greche di lasciare i porti inglesi con destinazione verso porti greci.
  • Proteste dei Governi Alleati contro le innumerevoli violazioni del diritto umano e internazionale commesse dai tedeschi in Belgio.
  • Il Consiglio federale svizzero dichiara di non poter protestare contro le deportazioni tedesche dal Belgio e dalla Francia per non erigersi a giudice della condotta dei belligeranti.
  • Alla riapertura della Camera italiana, il Premier Boselli espone gli obiettivi di guerra italiani. Commemorati gli altri irredentisti vittime degli austro-ungarici.

Fronte orientale

  • Contrattacco austro-tedesco nei Carpazi.

Fronte meridionale

  • Romania: respinta la domanda di Mackensen per la resa; gli Imperi centrali avanzano verso Ploieşti (campi petroliferi); i rumeni abbandonano Passo Predeal.

  • Fine della battaglia di Argeş (Romania).
  • La retroguardia rumena di Orşova dà battaglia nel distretto dell’Olt.
  • Grecia: fermento dei riservisti.

Fronte d’oltremare

  • Portoghesi impegnati contro i tedeschi durante la ritirata da Newala, lungo il fiume Rovuma, per Nangade.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Riportata avanzata turca in Arabia verso il porto di Yanbu.

Parole d'epoca

“Al manco restase ferito”

di Agostino Tonetto militare, 97° reggimento fanteria brigata Genova

Carisima moglie, anche ogi ti do notizia della mia salute io per ora sto Bene e cosi come o sentito in nela tua Cara letera che o ricevuto agieri mi son aralegrato nel sentir della tua Cara salute e dei nostri Cari Bambini e di tutta la famiglia che vi aguro sempre la salute a tutti, Cara moglie, come tio deto con laltra letera che tio mandato prima guarda che tio spedito £20 per meso di un valier, che io qua non so che cosa farne, e poi lio inprestato £ 10 a Attilio Chiaranda che sua moglie ti li dara a te, che lui lia anche schrito che te li daga £ 10 a te dunque in tuto tio mandato Lire 30 venti per meso del valier e dieci per meso di la moglie di Attilio Chiaranda. Spero che i sara siquri che i te lidara subito. Cara moglie, quando li ricevi schrivimi che o piacer di saver seli ai ricevutti e non sta ver paura che io sia sensa che io neo ancora una quindicina di franchi in scarsea che non so neanca cosa far in queste posisioni.


Cara moglie, agieri tio mandato una cartolina intesi nella tua letera di tuto quelo che mi disi di mio Compare Pasqual padovan che e venuto a casa il giorno 26 magari anche io avesi quella bella Grasia da dio che lui ma in vese io bisogna che mi confina la mia vitta qua infino che idio vuole. Tu mi disi che ti dica come mi trovo io per ora mi trovo neanca tanto male che per conto del lavoro aringrasio il Signor che non vado mai a lavorare e in vese li altri bisogna che i vada sempre al lavoro.

Cara moglie per ora son ancora atendente e anche sto Bene, ma bisognaria che fose in tenpo di pace no di guera, ma non so come si fara quando si va in trincea perche lui se di una conpagnia e io son del altra ma io chredo che farsi cambiare compagnia se volio star con lui ma intanto vedremo come la andera, perche siamo qua ora per ora che seno fose stato maltempo saresimo anche andatti o Cara moglie se savesi in quanti pensieri che mi trovo io al manco restase ferito, lisieramente che facese qualche paio di mesi di ospedale e poi venir a vedervi voi tutti in salute ma non so se avro quela grasia io spero che il nostro signor non sara di cativo quore per me, spero che mi aiutera di non morire neanca stavolta. 

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Sulla fronte Tridentina qualche azione delle artiglierie nelle valli dell' Adige e dell' Astico e scontri di pattuglie sull' Altipiano di Asiago. Nella zona ad oriente di Gorizia la notte sul 4 nuclei nemici tentarono di attaccare di sorpresa le nostre posizioni a nord di Santa Caterina. L' assidua vigilanza dei nostri ed il pronto intervento delle artiglierie mandarono a vuoto il tentativo. Sul Carso nella giornata di ieri persistente attività delle artiglierie, nonostante il maltempo. Velivoli nemici lanciaron qualche bomba su Adria e Monfalcone; nè vittime nè danni.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori