11 Aprile, 1917

L’inverno tra i piedi

Neve, ancora la neve. Ma non sulle Alpi, in Francia. Siamo all’11 aprile e il più rigido inverno da una vita non vuole saperne di mollare. Con il maltempo l’evoluzione della battaglia di Arras si blocca. I nuovi attacchi britannici vengono respinti dall’arcigna difesa tedesca, in particolare il piano per occupare il settore di Bullecourt fallisce miseramente. Lungo i venti o trenta chilometri del fronte gli Alleati hanno provato a sfondare anche con i pochi carri armati disponibili. Risultati scarsi. I britannici si affidano allora alla mobilità della cavalleria, nel tentativo di aumentare il ritmo, ma contro le mitragliatrici tedesche non c’è il lieto fine.
Dopo l’illusione della prima giornata, ora la battaglia di Arras sembra quasi un fallimento, ma nonostante tutto non è così: come diversivo ha funzionato bene. Tutti gli osservatori concordano nel ritenerla la grande offensiva primaverile e non un semplice “antipasto”. I giornali tedeschi ostentano calma: «Il fronte non è spezzato, abbiamo lasciato solo le posizioni avanzate». E sfoggiano la solita arroganza propagandistica: «La battaglia di Arras è la lotta tra un ammasso di materiale privo di idee e il genio vivente». Facile intuire quale ruolo sia affibbiato ai britannici e quale al Comando supremo di Hindenburg.

Davide Sartori

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 685 - 11 APRILE 1917 - ORE 18:00

Le azioni di artiglieria normali su tutta la rimanente fronte permangono più vive ad ovest del Garda e in Valle Lagarina.
Ai rinnovati tiri di medi calibri nemici sugli abitati di Limone (Garda) e di Ala, le nostre batterie risposero con tiri di rappresaglia sulle linee nemiche nei pressi di Arco e di Rovereto.
Sul Carso l' attività delle nostre pattuglie fece ripiegare in più punti i posti avanzati del nemico; uno fra essi più importante fu ieri stabilmente occupato.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori