5 Ottobre, 1917

Ok il nuovo “morso” britannico

Consolidate le nuove posizioni nella regione di Ypres, i britannici possono considerarsi soddisfatti. Anche questa volta gli obiettivi sono stati centrati: le alture messe nel mirino sono state espugnate; i tedeschi hanno perso osservatori importanti sulle vallate e sono stati cacciati dall’altopiano di Gheluvelt. Il “mordi e resta” funziona, ma non è privo di difetti: azioni circoscritte e obiettivi ridotti impediscono di sfondare il fronte, di ottenere successi e bottino determinanti.
I tedeschi hanno trovato la contromossa giusta: arretrano il grosso delle forze e dell’artiglieria; sacrificano il terreno, ma prevengono la perdita di uomini e materiale.
Tutto alimenta la guerra di logoramento. E l’avvicinarsi dell’autunno riduce il tempo a disposizione degli anglo-francesi per sferrare un colpo decisivo.

Neanche nell’Africa orientale gli Alleati riescono a regolare i conti una volta per tutte. Dominano il campo di battaglia, sono superiori in tutto, dovrebbero giocare come un gatto con il topo, ma sembrano più Tom&Jerry: quel “topo” non si fa prendere. E la caccia continua.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Segretario del Dipartimento della guerra statunitense annuncia che i 20.000 aeroplani votati dal Congresso e i motori necessari sono in corso di costruzione.
  • Il Governo svedese protesta contro il sequestro delle proprie navi nei porti inglesi.
  • Peggiora la situazione argentina.

Fronte occidentale

  • Il numero dei prigionieri tedeschi presi negli ultimi cinque giorni sul fronte di Ypres ammonta a 4.446. Congratulazioni di Re Giorgio V.

Fronte d’oltremare

  • Una colonna avanza verso ovest dal fiume Ruhuji.
  • Nella valle di Mbemkuru (sud-ovest di Kilwa) i tedeschi si ritirano prima dell’arrivo dei britannici e raggiungono Nangano (60 km. a sud-est di Liwale).

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
5 OTTOBRE 1917

Dalle Giudicarie al Brenta attività delle nostre pattuglie con cattura di qualche prigioniero, e raffiche d’artiglieria più frequenti e vivaci sull’Altopiano di Asiago.
Nella zona del San Gabriele, ripetuti attacchi sferrati dal nemico furono decisamente respinti.
Ad est di Gorizia con improvviso sbalzo migliorammo un tratto della nostra linea, mantenendone l’occupazione, malgrado la violenta reazione dell’avversario.
Sul Carso saltuarie azioni d’artiglieria e tentativi di pattuglie prontamente repressi.
La notte sul 4 una nostra formidabile squadriglia da bombardamento volò audacemente sulla base navale di Cattaro. Il nemico sorpreso reagì con intenso, ma disordinato fuoco antiaereo. I nostri aviatori colpirono ripetutamente e con visibili effetti di distruzione le siluranti ed i sommergibili raccolti nella baia.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori