10 Ottobre, 1917

Dubbi britannici

Un altro chilometro e mezzo di Fiandre è stato incamerato, ma questo non è un vero successo per gli Alleati. Le nuove posizioni li costringono a compiere almeno un altro passo in avanti e in condizioni sempre peggiori. Alcuni Generali britannici vorrebbero persino fermare l’offensiva a est di Ypres, ma passare l’inverno così sembra fuori discussione: troppo facile per i tedeschi martellare in relativa sicurezza.
Il 10 ottobre Berlino mette a segno un piccolo colpo di mano nel bosco di Chaume, a Verdun, però l’attenzione è sempre più rivolta al Golfo di Riga, dove ormai è intuibile qualcosa di grosso.

Nulla di particolare sul fronte italiano, con le continue azioni austro-ungariche a molestare i nostri reparti e a chiamare altrettante risposte. Cadorna decide di non cambiare il suo modo di fare la guerra: pressione costante, mai rifiatare. È il modo migliore per logorare il nemico, ma stanca anche noi. E il morale cala.

 Il Generalissimo è spesso descritto come un tradizionalista, rigido, un “conservatore” offensivista, ma conferma comunque l’ordine di disporsi su linee difensive. Le istruzioni sarebbero però vaghe, mancherebbero di scendere in dettagli e il Generale Capello, al comando della Seconda armata, le ignora, o comunque le fraintende.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • I francesi continuano a tenere la valle di Corverbeck (Ypres).
  • I tedeschi guadagnano terreno nelle prime linee di trincee a nord della foresta di Chaume (Verdun).

Fronte orientale

  • I tedeschi bombardano i trasporti russi a sud dell’isola di Saaremaa (Riga).

Fronte d’oltremare

  • I portoghesi catturano la postazione tedesca a Mauta, 40 km. a nord del fiume Rovuma (Africa orientale).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
10 OTTOBRE 1917

Nella giornata d’ieri, fra Adige e Brenta e sull’Altipiano di Bainsizza si ebbero vivaci duelli d’artiglieria.
Ad est di Gorizia l’attività dei nuclei esploratori fu notevole: una pattuglia nemica fu catturata.
Sul Carso, la sera dell’8, con ripetuti attacchi, preparati da intensi concentramenti di fuoco, riparti d’assalto nemici tentarono di guadagnare terreno nella zona di Castagnevizza. Ne seguirono accaniti combattimenti: le nostre posizioni furono tutte saldamente mantenute e l’avversario venne ributtato con perdite.
Ieri sera un violento tiro di distruzione iniziato dal nemico con carattere di preparazione fra il Vipacco e Castagnevizza, venne soffocato dal pronto intervento delle nostre batterie. Numerosi e forti nuclei che attaccarono più tardi le nostre posizioni, in quel tratto, vennero sanguinosamente respinti.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori