20 Giugno, 1918

L’Austria vacilla

Questa volta il punto se lo aggiudicano gli irlandesi. Lord Curzon ha appena finito di spiegare l’accantonamento della coscrizione. Anche se giustificata dall’avanzata tedesca in Francia, era avversata da troppi, persino dalla chiesa. “È cambiata la situazione, per ora non se ne farà nulla”. Senza un accordo e complici le turbolenze del Sinn Fein salta anche il progetto di Home Rule.

Clima sempre teso anche in Austria-Ungheria. La riduzione della già scarsa razione di pane è un guaio a Vienna. Per calmare la cittadinanza servirebbe qualche buona notizia dal fronte, una vittoria, un accenno almeno, ma dall’Italia non arriva nulla di spendibile. E allora la stampa può solo accampare scuse: il cattivo tempo, persino l’impossibilità di trasferire truppe dall’Albania, dove “si correrebbero seri rischi”.
Dal Montello all’Adriatico, il corso del Piave ribolle. Attacchi e contrattacchi caratterizzano le fluttuazioni delle prime linee. Si combatte per pochi metri, avanti e indietro, lotta di infiltrazioni precarie.

Il fallimento dell’offensiva asburgica ha lasciato quasi intatta l’artiglieria italiana e a costretto le teste di ponte austro-ungariche a indossare uno scomodo bersaglio. Il 20 giugno il Regio esercito rientra a Nervesa, riguadagna spazio a Fagarè e Zenson e spezza la prima linea nemica alla foce del fiume, a Cortellazzo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Pubblicazione di un opuscolo di Lord Grey sulla futura “Lega delle Nazioni”.
  • Discorso di Lord Curzon sull’Irlanda. Abbandonata coscrizione e progetto di Home Rule.
  • Discorso di Balfour, Ministro degli esteri britannico, sulla pace.
  • Ricevimento della missione di Sir M. De Bunsen da parte del Presidente del Cile.
  • Ristabilita la legge marziale nei territori occupati della Palestina.
  • Gran Bretagna: rapporto del comitato navale.
  • Rifiutato il passaporto a Pieter Jelles Troelstra (leader socialista olandese) per visitare l’Inghilterra.
  • Rivolte per il cibo a Vienna.

Fronte orientale

  • Secondo notizie da Mosca sarebbe scoppiata a Kiev una rivolta generale, che andrebbe estendendosi ad altri distretti dell'Ucraina; specialmente i contadini combatterebbero contro le truppe austro-tedesche.

Fronte italiano

  • Gli italiani riprendono Nervesa.

  • Continua l’avanzata italiana nei settori del Montello, di Fagarè e Zenson (basso Piave).
  • Spezzata la linea austro-ungarica a Cortellazzo (foce del Piave).
  • Il comunicato del Comando supremo italiano cita, fra le truppe che si segnalano sul nostro fronte, i reparti cecoslovacchi.

Fronte d’oltremare

  • Nomina del Generale Northey come Governatore e Comandante in Capo del protettorato dell’Africa orientale e alto Commissario per il protettorato di Zanzibar.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 20 GIUGNO 1918

Sul Montello e lungo il Piave la battaglia continua aspra e senza tregua.
Nella serata di ieri abbiamo ricacciato il nemico a nord della ferrovia di Montebelluna e fatto indietreggiare alquanto la sua intera fronte d’attacco verso il saliente nord-est del Montello catturato 1226 prigionieri e numerose mitragliatrici.
Lungo il Piave la lotta, condotta dal nemico con decisione e ardimento, e sostenuta dei nostri con grande tenacia e grande bravura, fluttua accanita sulle prime linee. L’avversario nel pomeriggio di ieri, lanciando all’attacco truppe fresche e numerose era riuscito in un primo tempo a guadagnare quanto terreno di fronte a Zenson, ma, prontamente contenuto, fu poscia costretto ad arretrare dei nostri rincalzi subito accorsi. Le nostre truppe, con energici contrattacchi parziali, riuscirono a ridurre fortemente il settore di lotta ad occidente di San Donà. 513 prigionieri rimasero nelle nostre mani.

 Riparti Czeco-Slovacchi hanno dato valorosamente il primo tributo di sangue al trionfo dei generosi principi di libertà e indipendenza per i quali combattono al nostro fianco.
La 25ª divisione di fanteria il cinque giorni continui di glorioso combattimento e la brigata Bisagno (209º e 210º) gli ripetuti contrattacchi di ieri hanno potuto far rifulgere intero il loro provato valore.
Dall’alba al tramonto attivissimi nella caccia, nello sbarrare al nemico il cielo delle nostre linee e nel concorso di osservazione alle armi sorelle, arditissima nei bombardamenti e nei mitragliamenti a bassa quota, gli aviatori nostri ed alleati e gli idrovolanti della R. Marina hanno portato alla battaglia il loro concorso ininterrotto ed efficace.
14 velivoli nemici vennero abbattuti.
Su tutta la fronte i palloni osservatori hanno dato utilissima e coraggiosa cooperazione.
Sull’altipiano di Asiago ripartì francesi, con riuscita a sorpresa, tolsero nemico le posizioni di Bertigo e Pennar, catturando 102 prigionieri. Truppe nostre completarono la conquista del monte Costalunga facendovi un altro centinaio di prigionieri.
Attacchi nemici al Monte Corno vennero respinti.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori