29 Luglio, 1918

Terra di Francia, non tedesca

Le care e vecchie “buone maniere” funzionano sempre. Nel ricatto “fabbrica o trincea” trionfa la fabbrica: il 29 luglio gli scioperi finiscono; il Governo inglese vince; Birmingham e Coventry tornano a produrre munizioni.
Dai lavoratori britannici ai rappresentanti di quelli francesi. Se il partito socialista italiano è spaccato in due, quello transalpino è caleidoscopico e al Congresso si vede tutto. Per darvi un’idea basta accennare alla corrente “unitaria”, un nome e un programma, ovvero chi sogna l’unità del Partito e la concordia. Bene, peccato che il loro unico risultato sia stato di «raccogliere l’unanimità delle ingiurie», perché tutti concordano nell’accollargli le maggiori responsabilità della frammentazione. L’unione c’è, l’ironia anche; “bene ma non benissimo”.

Sul fronte occidentale i tedeschi hanno intensificato la resistenza, i progressi Alleati si fanno meno pronunciati, ma quanto ottenuto finora consente all’Intesa di riutilizzare un’importante rete stradale, in particolare l’arteria Château-ThierryÉpernay.

 In Germania si è sempre a caccia di giustificazioni. «La temporanea ritirata è una necessità. […] Dobbiamo concentrarci su questo: i nostri eserciti si trovano in territorio straniero. Il terreno abbandonato non è tedesco».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Fine degli scioperi nelle fabbriche di munizioni inglesi.

Fronte occidentale

  • Assaltate le posizioni tedesche a nord di Oulchy-le-Château. I franco-britannici catturano Grand-Rozoy e Buzancy.
  • Malgrado la resistenza tedesca, continuano i progressi degli Alleati a nord della Marna, dalle vicinanze di Soissons a Reims.
  • Gli australiani avanzano nel settore di Morlancourt, a sud di Albert (Somme).
  • Gli australiani catturano Merris.

Fronte italiano

  • Gli austro-ungarici tentano un nuovo attacco alle posizioni italiane del Cornone, ma vengono respinti.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 29 LUGLIO 1918

Sensibile attività delle opposte artiglierie in Valtellina, in Val di Brenta e sul Piave, a Monte di San Donà.
Nella regione orientale del Grappa nostre pattuglie in ricognizione fecero qualche prigioniero.
In combattimento aereo vennero abbattuti due velivoli nemici; un terzo precipitò colpito dal tiro dell’artiglieria antiaerea.
Albania: Sul Semeni, al ponte di Kuci, nuovi tentativi di avanzata nemica vennero ieri sanguinosamente respinti.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori