31 Luglio, 1918

Leggere il futuro

L’offensiva Alleata sul fronte occidentale si raffredda, inevitabile la frenata dopo tanta spinta. I tedeschi ora si battono per ogni metro, contrattaccano appena possono. Il 31 luglio Seringes, a est di Fère-en-Tardenois, passa di mano più volte, ma al tramonto la “figurina” è americana. Nelle capitali dell’Intesa la pensano tutti come Tardieu, futuro Premier francese: «I prossimi mesi saranno duri, ma i giorni peggiori sono passati».
In Germania, invece, c’è chi vaneggia: «Il Comando supremo tedesco avrà fatto i suoi calcoli e forse cerca di prendere gli americani come sorci in trappola. Vorrà cullare la loro fiducia, farli sbarcare in Europa senza troppe difficoltà, per poi tagliare con i sottomarini i rifornimenti e lasciar morire di fame quell’esercito».

Le previsioni della stampa tedesca non sono più attendibili di un oroscopo sul versante russo: «La caduta dei bolscevichi non è lontana. Il regime può durare al massimo altri tre mesi»

 A essere onesti questa però non era del tutto campata in aria, almeno a giudicare dal caos fantasmagorico nell’ex Impero zarista. Proprio per l’inconsulta situazione, i rappresentanti diplomatici dell’Intesa sono sbarcati nella penisola di Kola e si sono stabiliti a Kandalakša, protetti dal corpo di spedizione Alleato di Murmansk. Lasciando Vologda i bolscevichi gli avevano proposto di andare a Mosca, la capitale, ma “no grazie”. Due i motivi: primo, non legittimare un Governo non riconosciuto ufficialmente; secondo, il timore di essere considerati come “ostaggi”.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • I rappresentanti diplomatici dell’Intesa, costretti ad abbandonare Vologda e in viaggio verso Arcangelo, sbarcano in un porto della Murmania e si stabiliscono a Kandalakša (penisola di Kola).
  • Lettera di Lord Lansdowne sulla discussione delle condizioni di pace.
  • Sir Charles W. Fielding nominato Direttore generale della produzione di cibo.
  • Discorso di Lloyd George agli industriali.
  • Lord R. Cecil accetta le raccomandazioni della Commissione reale sulla riforma del Ministero degli esteri.

Fronte occidentale

  • Duri scontri attorno Seringes (a est di Fère-en-Tardenois): successo americano.
  • Un bollettino francese comunica che il numero dei prigionieri tedeschi, sul fronte di battaglia della Marna e della Champagne, dal 15 al 30 luglio, ammonta a 33.400, fra cui 674 ufficiali.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 31 LUGLIO 1918

Nella notte sul 28 in Val Daone nostri alpini sorpresero un posto avanzato nemico, catturando il presidio.
In Val Brenta, nella notte sul 30 dopo violento fuoco di distruzione, esteso anche lateralmente ed alle immediate retrovie il nemico sferrò un attacco in forze contro le nostre linee sul Cornone (pendici sud di Sasso Rosso).
Le nostre fanterie con deciso contrattacco, dopo vivace lotta corpo a corpo, respinsero nettamente l’avversario, che fu costretto a ripiegare, perdendo mitragliatrici, lanciafiamme e lasciando alcuni prigionieri nelle nostre mani.
Nella giornata di ieri gli aviatori rinnovarono efficacemente bombardamenti su obbiettivi militari nemici. In combattimenti aerei furono abbattuti cinque apparecchi avversari.

Firmato: DIAZ

 

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Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori