Eserciti cancellati
Sì, dal fronte macedone si riferisce di una più energica opposizione bulgara, ma, citando i giornali, «è improbabile che le retroguardie possano offrire una seria resistenza per molto tempo». Nessuno lo dice ancora apertamente, ma si è già intuito come andrà a finire. Il 22 settembre gli Alleati tagliano la ferrovia Prilep-Gradsko e vedono il passo di Babuna. La ritirata bulgara coinvolge un fronte largo 160 chilometri, un arco da Monastir al lago di Dojran. E con l’entrata in scena degli italiani sul fianco destro, sui monti Baba, comprende più o meno l’intera Macedonia.
In Palestina i britannici raggiungono Jisr ed Damiye e sigillano l’ultima via di fuga dell’esercito ottomano. Due delle tre armate turche salutano il conflitto, in 25.000 cadono prigionieri, una cifra surreale per le forze in campo; si salvano circa in 6.000. Le perdite britanniche sono minime. «Il Generale Allenby ha colpito e ha colpito duro. È una legnata mortale per il nemico».
Più statico il fronte occidentale, dove l’Intesa si mantiene attiva, ma va raccogliendo le forze e studiando le prossime mosse. A cantare sono soprattutto le artiglierie.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Fallisce un attacco tedesco a nord-ovest di La Bassée.
- A sud di Saint-Quentin i francesi raggiungono le periferie di Vendeuil e guadagnano terreno a est di Sancy.
Fronte meridionale
- Grande vittoria Alleata nei Balcani: brillante attacco serbo, i bulgari si ritirano su un fronte di 160 km. da Monastir (oggi Bitola) al lago Dojran.
- Gli Alleati tagliano la ferrovia del Vardar e la linea da Prilep a Gradsko. Avanzano sul passo di Babuna.
- Le truppe italiane in Macedonia, malgrado la resistenza del nemico e le gravi difficoltà del terreno, incalzano e avanzano in media 12 km.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici assediano il passaggio del Giordano a nord del Mar Nero e chiudono l’ultima via di fuga ai turchi. Presi 25.000 prigionieri e 260 cannoni. La settima e l’ottava armata turca vengono virtualmente spazzate via.
- I britannici catturano Jisr ed Damiye (ponte sul Giordano).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 22 SETTEMBRE 1918
A sud di Nato, all’alba di ieri, dopo violenta preparazione di artiglieria in gran parte con proiettili a gas, due colonne avversarie assalirono il saliente di Quota 703 di Dosso Alto, la prima puntandovi contro frontalmente da nord a sud, la seconda tendendo a scardinarlo alla base con un movimento aggirante da nord-ovest a sud-est. Le intrepide truppe della 6ª divisione czecoslovacca, che tenevano la posizione si difesero con mirabile valore; l’attacco aggirante venne infranto e respinto da un riparto di mitraglieri usciti arditamente dalle linee; l’altra colonna nemica, travolto un piccolo posto di vedetta antistante, riuscì a porre piede sulla quota 703, ma ne fu subito ricacciata dal presidio e dai rincalzi con accanita lotta a corpo a corpo, nella quale subì perdite gravissime.
Nel pomeriggio pattuglie di assalto, ripresero anche il posto di vedetta, ristabilendo integralmente la situazione.
Tentativi di nuclei avversari fallirono dinanzi alle nostre posizioni di Cima Cadì (Tonale) del Col del Rosso e del Col d’Echele (Altipiano di Asiago) e sugli isolotti del Piave, in corrispondenza del Montello. Una piccola guardia nemica venne annientata sulle pendici nord del Monte Tomba. Catturammo qualche prigioniero.
MACEDONIA. - Nell’arco della Cerna le nostre truppe, in cooperazione coll’offensiva generale degli Alleati, hanno iniziato ieri una vigorosa avanzata verso nord impadronendosi delle prime posizioni nemiche.
Firmato: DIAZ