Tutti gli occhi a est
Il 23 settembre, a Ufa, città incastrata tra il fiume omonimo e il Belaja, dove gli Urali si addolciscono in lievi colline, prende vita un Governo provvisorio russo. Non una novità, ne sono nati talmente tanti da esserci ormai tuffati nel comico, ma questo sembrerebbe avere qualcosa in più. È partorito da un Consiglio nazionale tra i rappresentanti delle province europee liberatesi dai bolscevichi, tutti membri della vecchia Costituente. Ne sono però esclusi i socialisti rivoluzionari. Non durerà, perché nel 1919 verrà fatto fuori da un colpo di Stato di Cadetti e Cosacchi, in nome di una guerra civile combattuta contro lo stesso nemico.
A Washington il Presidente Wilson incontra i rappresentanti polacchi, cecoslovacchi e jugoslavi. Hanno stilato un programma comune alle nazionalità assoggettate all’Austria-Ungheria, hanno individuato una linea di condotta e sono decisi a ottenere libertà e indipendenza per i tre Stati.
Dai campi di battaglia arrivano solo conferme. In Francia piove, gli attacchi parziali regalano Vendeuil all’Intesa e poco altro. «Nulla da segnalare durante la giornata».
I riflettori però illuminano a est, nei Balcani e in Palestina. In Macedonia «gli eserciti bulgari sono separati e in piena rotta. Padroni della zona montagnosa, ora gli Alleati sboccano nella pianura. […] Non c’è dubbio che a Sofia debba regnare una grande preoccupazione». I francesi hanno liberato Prilep, i bulgari scappano un po’ verso Veles, un po’ verso Strumica, al confine.
Pessima anche la situazione turca in Medio Oriente. Le milizie arabe conquistano Ma’an, aggiungendo disagi alla ritirata ottomana. I britannici occupano Acri e Haifa, ora dispongono anche del maggiore porto palestinese. «La resistenza nemica è infranta dappertutto». Nei rimasugli dell’annientato esercito turco regna il caos, il disordine.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Congresso nazionale russo di Ufa elegge un Governo provvisorio di 5 persone, che saranno responsabili davanti alla Costituente convocata per il 1° gennaio 1919. Di queste deliberazioni viene data comunicazione ai vecchi rappresentanti diplomatici russi in Europa.
- Roma, processo dei cascami: rinviati a giudizio per tradimento i commendatori Primo Bonacossa e Francesco Gnecchi e altri; prosciolti l’on. Cesare Bonacossa, Carlo Feltrinelli e altri.
- A Washington i rappresentanti di cecoslovacchi, jugoslavi e polacchi, dopo 15 giorni di conferenze, stilano il programma degli scopi a cui tendono le nazionalità soggette all'Austria-Ungheria: una Boemia libera, una Nazione jugoslava libera, una Polonia libera. I principali rappresentanti sono ricevuti da Wilson.
Fronte occidentale
- I francesi fanno avanzare la loro linea a est del canale di Saint-Quentin e raggiungono l’Oise 5 km. a nord di La Fère.
- Cresce il numero di prigionieri tedeschi.
- Serie di battaglie locali lungo il fronte. I tedeschi oppongono una forte resistenza attorno Épehy.
- Azioni vicino Haumont sul fronte americano.
Fronte meridionale
- I britannici avanzano a nord del lago Dojran e la loro cavalleria insegue i bulgari lungo la strada verso Strumica.
- Rotta bulgara: la cavalleria francese entra a Prilep, i bulgari si ritirano verso Veles, inseguiti dalle truppe Alleate.
- I serbi, nelle vicinanze di Demir Kapija, sono a nord del Vardar.
- Le truppe italiane, in collegamento con le forze Alleate, avanzano incalzando i bulgari.
Fronte asiatico ed egiziano
- Le truppe arabe occupano Ma’an (sud del Mar Morto), interferendo con la ritirata ottomana a nord.
- I britannici catturano Acri e Haifa.
- Est del Giordano: le truppe coloniali ed ebree inseguono la quarta armata turca in ritirata verso la ferrovia Amman; i britannici raggiungono al-Salt.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 23 SETTEMBRE 1918
Azioni di artiglieria saltuariamente intense lungo il Piave, tiri sparsi di molestia sulla rimanente fronte.
Il Val di Ledro nostri nuclei attaccarono e fugarono una pattuglia e una piccola guardia avversaria, catturando alcuni prigionieri.
Sull’altipiano di Asiago riparti francesi eseguirono stamane un brillante colpo di mano ad est di Sisemol. Penetrati profondamente nelle linee nemiche vi distrussero e danneggiarono sistemazioni difensive, inflissero gravi perdite al presidio in una di faccia lotta corpo a corpo e riportarono nella proprie trincee più di 100 prigionieri, di cui tre ufficiali e cinque mitragliatrici.
Un piccolo reparto inglese riportò prigionieri da ardita irruzione nelle linee avversarie a nord Asiago.
Due velivoli nemici vennero abbattuti in combattimento.
MACEDONIA - Le nostre truppe, vincendo la resistenza di nuclei di copertura e superando gravi difficoltà di terreno, hanno continuato nella notte sul 22 ad incalzare con grande slancio il nemico in ritirata.
All’alba, dopo un’avanzata media di circa 12 km e la conquista di 16 villaggi, essi avevano raggiunto con l’ala sinistra e col centro la linea Cavili-Dobrusavo-Musa Oba, e si erano impadroniti alla destra della forte posizione di monte Boliste.
Sono stati catturati altri numerosi prigionieri.
Firmato: DIAZ