Palla a Berlino
Parigi-Washington, Washington-Berna, Berna-Berlino. Il 5 novembre il Consiglio interalleato scrive alla Casa Bianca di aver trovato l’intesa sulle condizioni di armistizio, con annessi emendamenti ai quattordici punti wilsoniani: libertà di discutere l’ambigua clausola sulla libertà dei mari alla Conferenza di pace e l’obbligo tedesco di risarcire tutti i danni arrecati. Wilson approva il memoriale e lo gira a Berlino, via Svizzera: se la Germania desidera l’armistizio, può farne domanda al Maresciallo Foch secondo gli usi militari, ergo inviando delegati sotto bandiera bianca. Palla alla Germania.
Sul fronte occidentale l’offensiva Alleata macina chilometri tra Valenciennes e l’Oise e tra l’Aisne e la Meuse. I britannici prendono Le Quesnoy e la foresta di Morval, spingendosi fino a Eth e Loquignol. Più a sud i francesi liberano Bergues-sur-Sambre, Guise e Château-Porcien. E gli americani conquistano Les Grandes-Armoises, Beaumont-en-Argonne e Laneuville-sur-Meuse. La ritirata tedesca si fa precipitosa.
A Berlino si studiano le contromosse alla defezione austro-ungarica. L’ipotesi di non firmare un armistizio è davvero remota, ma sempre meglio valutare tutte le opzioni. Il pericolo maggiore è un’invasione della Baviera attraverso l’ex Impero asburgico. Sì, ci sarebbe l’inverno di mezzo a sconsigliare qualsiasi operazione sulle Alpi, ma non si sa mai. Monaco avverte il Tirolo di voler inviare truppe nella regione, spera di non trovare ostacoli, in caso ordinerebbe l’uso della forza.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Consiglio interalleato di Versailles trasmette al Presidente Wilson le condizioni d'armistizio per la Germania, pregandolo d’informare il Governo tedesco che, se desidera conoscerle, deve farne domanda al Maresciallo Foch secondo gli usi militari.
- Gli Stati Uniti comunicano alla Germania il memoriale sull’armistizio.
- Il Maresciallo Foch assume la direzione strategica generale di tutte le forze operanti contro la Germania su tutti i fronti.
- Annuncio di Lloyd George sull’armistizio alla Camera dei Comuni.
- Il Ministro della guerra di Baviera informa il Consiglio nazionale del Tirolo che le condizioni dell'armistizio fra l'Austria-Ungheria e l’Intesa lo costringono a inviare truppe nel nord del Tirolo. Spera che, venendo come amiche, quelle truppe non troveranno ostacoli, ma se ciò avvenisse hanno ordine di aprirsi la via con le armi.
- I rappresentanti italiani dei comuni istriani vanno a Trieste per invocare dal Governatore della città, Generale Petitti di Roreto, di essere accolti nella grande famiglia italiana e di inviare presidi militari.
- Dimissioni del Governo siberiano in favore di un Governo russo.
- Elezioni americane per il Congresso; torna una maggioranza repubblicana.
- Cambi nei Ministeri britannici: Sir A. Geddes diventa Presidente del Governo locale al posto di W. Hayes, dimissionario.
Fronte occidentale
- Continua l’avanzata Alleata dalla Schelda alla Meuse.
- Fra la Schelda e la Sambre i britannici catturano Le Quesnoy e la foresta di Mormal.
- Il Comandante dell'Armata francese in cui si trovano le truppe italiane si reca dal loro Comandante, Generale Albricci, per felicitarsi dei grandi successi dell'esercito italiano.
- Fra l’Oise e l’Aisne i francesi catturano Guise (Oise) e Château-Porcien (Aisne).
- Fra l’Aisne e la Meuse i francesi attraversano il canale delle Ardenne.
- Gli americani attraversano la Meuse a Brieulles e Cléry-le Petit e prendono Beaumont.
Operazioni navali
- Gli italiani sbarcano a Pola.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 5 NOVEMBRE 1918
La sospensione delle ostilità contro l’Austria-Ungheria ha arrestato temporaneamente l’avanzata delle nostre truppe; ma il nemico ha potuto salvare dalla cattura ben piccola parte delle sue armate del Trentino. Prima delle ore 15 di ieri, le nostre colonne, superando ogni ostacolo, vincendo qualsiasi resistenza, avevano avanzato con impeto senza precedenti e si erano stabilite saldamente alle spalle dell’avversario nella Valle d’Adige, chiudendo gli sbocchi di tutte le strade in essa convergenti. La VII Armata impossessatasi rapidamente della regione ad occidente dell’Adige, era padrona del Passo di Mendola e aveva spinto pattuglie sul fiume in direzione di Bolzano. La I Armata, che con l’avanzata compiuta il giorno 3 dal suo 29° corpo aveva coronato brillantemente la manovra per la presa di Trento, dominava la confluenza Adige-Noce.
Alle ore 15 di ieri il comando dell’Armata era in Trento. Sul rimanente della fronte l’avversario est stato ricacciato molto addentro nelle montagne e nella pianura. La cavalleria, spargendo il panico nelle grandi unità nemiche ancora in marcia, le aveva aggirate e obbligate a deporre le armi.
Per l’ardimento e il valore dimostrati da tutte le loro truppe e dai comandi nel vincere tenaci resistenze nemiche e gravi difficoltà di terreno, meritano l’onore della citazione: la 5.a e 75.a divisione del terzo corpo d’Armata della 7ª Armata; il 12.o, il 13.o e il 20.o corpo d’Armata e le divisioni 48ª britannica e 24ª francese della sesta Armata; il 6.o. il 9.o e il 30.o corpo della quarta Armata; l’8.o, il 22.o e il 27.o dell’ottava. Il 25.0 reggimento di fanteria (brigata Bergamo) si è distinto nella presa del Monte Lisser.
Firmato: DIAZ