27 Dicembre, 1914

Intrighi albanesi

In Albania la trama s’infittisce: tutte le Potenze europee hanno dato il benestare all’occupazione italiana di Valona. Tutte meno una: l’Austria-Ungheria; Vienna non risponde alle comunicazioni internazionali romane.
Sembra un controsenso, l’Impero asburgico avrebbe tutto l’interesse a tenere buona l’Italia, assecondando la sua politica lontano dalle province di Trento e Trieste. Perfetto, ma c’è un “però”. A surriscaldare gli animi albanesi è stata la propaganda austro-ungarica: l’idea è di distrarre la Serbia appoggiando i “giovani turchi” e i mussulmani d’Albania.
Vienna dunque non può esporsi, né appoggiando la mossa italiana, né condannandola. Per ora fa finta di nulla: “Prego, lasciate un messaggio”.

Il 27 dicembre sorride ai russi, almeno sul fronte orientale. I tedeschi vengono sconfitti a Skierniewice, una sessantina di chilometri a sud-ovest di Varsavia. Vengono riconquistati anche i passi dei Carpazi.

 Controverse le voci provenienti dal Caucaso. Il bollettino ottomano trasuda un ottimismo superlativo: «Le nostre truppe hanno riportato una vittoria decisiva. La battaglia continua con nuovi successi per noi. […] I russi, di fronte all’offensiva del nostro esercito principale, fuggono in disordine».
Balle, tutte frottole. Costantinopoli vive in un mondo tutto suo. I russi resistono più o meno ovunque, difendono le posizioni e respingono gli utopici assalti turchi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • I belgi occupano le trincee tedesche, catturando prigionieri, a est di Lombartzyde.
  • Lorena: i tedeschi bombardano Saint-Dié-des-Vosges.

Fronte orientale

  • Polonia: i tedeschi vengono sconfitti dai russi a Skierniewice.
  • I russi occupano nuovamente il passo dei Carpazi.

Parole d'epoca

Sergeant Bernard Joseph Brookes

Diario

The next day, Sunday 27th December, I went to the Church, which, considering the firing line was not more than half a mile away, had not suffered very badly from shells, but being in a hollow was no doubt its safeguard.
The Church is alongside the river Lys, which at this point separates France from Belgium.
I looked over the narrow breach and for the first time saw the noble country which has so bravely defended its integrity.
There was a large congregation, for by this time a number of people had returned to their homes, and although many of them were uninhabitable on account of their having been shelled; this small town on the whole had not suffered very considerable damage. 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori