26 Dicembre, 1914

Battesimo garibaldino

Il 26 dicembre si combatte tra le colline delle Argonne, a ovest di Verdun. Per la Legione garibaldina, formata da volontari italiani, è il battesimo del fuoco. È stata incorporata nella Legione straniera e inviata in Alsazia per far rifiatare le truppe ormai logore. L'unità è un parto autunnale di Peppino Garibaldi, nipote dell’eroe dei due mondi. La classica camicia rossa è indossata, facciamo nascosta, sotto la giubba: nessuno vuol essere un bersaglio facile.
Il primo assalto è nel Bois de Bolante, dove a morire sarà un altro Garibaldi, Bruno, fratello del Comandante. L’azione è commentata dal Generale francese Valdant«Meravigliosi. Prima che i resti della trincea nemica fossero ricaduti a terra si erano già lanciati all’attacco».

Sul fronte orientale i tedeschi fanno i conti con la realtà: conquistare Varsavia con un attacco diretto dal fiume Bzura sembra impossibile; si devono cercare nuove alternative. Più facile a dirsi che a farsi: il Bzura scorre parallelo al fronte.

 La situazione precipita in Albania. Da un paio di settimane nuovi moti insurrezionali dilaniano il paese. L’Italia è presente a Valona con una missione sanitaria, ma ora si deve cambiare registro: per ristabilire l’ordine pubblico sbarca in città un piccolo contingente d’occupazione, salutato con gioia dal traballante Governo locale.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Argonne: entra in azione per la prima volta sul fronte francese la Legione Garibaldina. Vi combattono, con Peppino Garibaldi, cinque suoi fratelli. Negli scontri vicino al Bois de Bolante perde la vita Bruno Garibaldi.
  • L’aviazione francese bombarda le basi aeree tedesche a Frescaty, vicino Metz.
  • I francesi avanzano in Alsazia, sopra Cernay.

Fronte orientale

  • Polonia: i tedeschi abbandonano il tentativo di conquistare Varsavia con un attacco diretto dal fiume Bzura.

Fronte meridionale

  • A causa di gravi disordini scoppiati a Valona, dalla nave italiana “Sardegna” sbarcano marinai, che, senza incontrare resistenza, occupano la città. l’Italia notifica all’Austria-Ungheria la provvisoria occupazione.

Parole d'epoca

Sergeant Bernard Joseph Brookes

Diario

At 4.30 am next morning we were relieved in the trenches and marched a distance of 3 or 4 miles to Houplines which proved to be our "home" for the next five months.
We were billeted in a flax mill which was not at all comfortable, but just now it was impossible to have a better resting place.
We had come to Houplines to join the 18th Brigade in the 6th Division, as previously we had only been temporarily attached to the 7th Division.
During the day I was on cycling duty, so was unable to make up for the little sleep I had had the night before.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori