Battesimo garibaldino
Il 26 dicembre si combatte tra le colline delle Argonne, a ovest di Verdun. Per la Legione garibaldina, formata da volontari italiani, è il battesimo del fuoco. È stata incorporata nella Legione straniera e inviata in Alsazia per far rifiatare le truppe ormai logore. L'unità è un parto autunnale di Peppino Garibaldi, nipote dell’eroe dei due mondi. La classica camicia rossa è indossata, facciamo nascosta, sotto la giubba: nessuno vuol essere un bersaglio facile.
Il primo assalto è nel Bois de Bolante, dove a morire sarà un altro Garibaldi, Bruno, fratello del Comandante. L’azione è commentata dal Generale francese Valdant: «Meravigliosi. Prima che i resti della trincea nemica fossero ricaduti a terra si erano già lanciati all’attacco».
Sul fronte orientale i tedeschi fanno i conti con la realtà: conquistare Varsavia con un attacco diretto dal fiume Bzura sembra impossibile; si devono cercare nuove alternative. Più facile a dirsi che a farsi: il Bzura scorre parallelo al fronte.
La situazione precipita in Albania. Da un paio di settimane nuovi moti insurrezionali dilaniano il paese. L’Italia è presente a Valona con una missione sanitaria, ma ora si deve cambiare registro: per ristabilire l’ordine pubblico sbarca in città un piccolo contingente d’occupazione, salutato con gioia dal traballante Governo locale.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Argonne: entra in azione per la prima volta sul fronte francese la Legione Garibaldina. Vi combattono, con Peppino Garibaldi, cinque suoi fratelli. Negli scontri vicino al Bois de Bolante perde la vita Bruno Garibaldi.
- L’aviazione francese bombarda le basi aeree tedesche a Frescaty, vicino Metz.
- I francesi avanzano in Alsazia, sopra Cernay.
Fronte orientale
- Polonia: i tedeschi abbandonano il tentativo di conquistare Varsavia con un attacco diretto dal fiume Bzura.
Fronte meridionale
- A causa di gravi disordini scoppiati a Valona, dalla nave italiana “Sardegna” sbarcano marinai, che, senza incontrare resistenza, occupano la città. l’Italia notifica all’Austria-Ungheria la provvisoria occupazione.
Parole d'epoca
Sergeant Bernard Joseph Brookes
Diario
At 4.30 am next morning we were relieved in the trenches and marched a distance of 3 or 4 miles to Houplines which proved to be our "home" for the next five months.
We were billeted in a flax mill which was not at all comfortable, but just now it was impossible to have a better resting place.
We had come to Houplines to join the 18th Brigade in the 6th Division, as previously we had only been temporarily attached to the 7th Division.
During the day I was on cycling duty, so was unable to make up for the little sleep I had had the night before.