Opportunità orientali
La vita è difficile. Qualcuno tenta di sopravvivere nelle campagne al fronte, ma si è tornati indietro di secoli: soldi non ce ne sono e buona parte delle risorse vengono requisite; per rimediare il minimo indispensabile è tornato in voga il baratto.
Il 30 aprile Berlino vive un momento complesso: Falkenhayn vorrebbe vincere la guerra a occidente, ma le difficoltà dell’Austria-Ungheria hanno costretto i tedeschi a spostare rinforzi sul fronte orientale. Qualsiasi grande offensiva in Belgio e in Francia è ormai compromessa. Ora le migliori possibilità spuntano a est: i russi sono stati arginati nei Carpazi, l’attacco nelle province baltiche procede bene e il buon esito dell’offensiva in Galizia sembra almeno possibile, se non probabile.
Ma il problema è sempre lo stesso: per quanto duro possano essere i colpi inferti, come si fa a mettere in ginocchio l’Impero russo, vasto quasi mezzo mondo?
Anche perché la situazione è buona, ma non priva di rischi. È vero, l’avanzata russa nei Carpazi è stata bloccata prima di vederla straripare nelle pianure ungheresi, ma il vantaggio delle posizioni è passato alle armate zariste: eccetto Uzhok, i passi principali sono tutti in mano russa; il nemico domina il campo e, una volta rifiatato, potrà attaccare dall’alto verso il basso.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Germania pubblica un annuncio sui giornali americani per sconsigliare l’imbarco sul Lusitania, ancorato a New York.
Fronte occidentale
- Seconda battaglia di Ypres: fermato il tentativo d’avanzata dei tedeschi da Sint-Juliaan.
- Lotta furiosa intorno al canale d'Ypres.
- Raid degli Zeppelin nell’Anglia orientale.
Fronte orientale
- I tedeschi raggiungono le stazioni ferroviarie di Muravievo e Radviliskis (in Lituania).
- Šiauliai (provincia baltica) occupata dalle truppe tedesche.
- Ripresa dell'offensiva austro-tedesca nei Carpazi.
Operazioni navali
- Il sottomarino australiano AE2 affondato da una nave da guerra turca nel mar di Marmara.